Aran – Arrivederci (al nuovo Comitato Direttivo).

Oggi, al termine di una concitata riunione che sembrerebbe confermare la spaccatura, all’interno del cartello sindacale, consumatasi nello scorso incontro del 27 febbraio (Leggi qui), l’Aran ha dato appuntamento alle OO.SS. a dopo la costituzione del nuovo Comitato Direttivo.

Nel corso dell’incontro odierno l’Aran ha ribadito la propria proposta (non ancora scritta) di riclassificazione su 4 categorie a cui si aggiungerebbero altre 4 categorie super, nelle quali dovrebbe confluire una percentuale che, inizialmente, era stata fissata nel 10% di dipendenti “meritevoli” per ciascuna categoria che, tuttavia, potrebbe arrivare ad un massimo del 30% (l’Aran si è riservata di effettuare le proiezioni sulla base del Famp disponibile).

I criteri per accedere ai profili super dovrebbero essere il titolo di studio e l’anzianità di servizio.

L’assurdo di tutto ciò è che il 30% (ma la percentuale potrebbe essere inferiore) di meritevoli non sarebbe pagato con risorse aggiuntive, ma con risorse prelevate dal famp a discapito del rimanente 70%.

In sostanza, a fronte di un aumento contrattuale di pochi spiccioli, almeno il 70% dei dipendenti vedrebbe decurtata la considerevolmente la propria quota famp.

Di fronte a questa proposta irricevibile alcune OO.SS. sembrerebbero disponibili ad andare avanti.

Il Cobas/Codir, nel proprio intervento, ha ribadito la propria, arcinota, posizione.

Appuntamento, quindi, a data da destinarsi!!!

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

7 Risposte a “Aran – Arrivederci (al nuovo Comitato Direttivo).”

  1. Esatto, proprio così.
    Temo che se ne dovrà parlare presto, soprattutto per evitare che si riveli una “trappola”….

  2. Ora è più chiaro.
    Ti riferisci al “ Regolamento attuativo dell’articolo 11, comma 3, della legge regionale 5 aprile 2011, n. 5, recante norme in materia di misurazione, valutazione e trasparenza della performance” che dovrebbe disciplinare l’applicazione della brunetta in Sicilia.
    Nei mesi scorsi il D.G. Bologna ci ha dato qualche notizia verbale, ma nulla di più.
    Il regolamento è stato predisposto senza alcun confronto con le OO.SS..
    Penso e spero che rimarrà una delle tante cose incompiute e irrealizzabili.
    Comunque hai fatto bene a ricordarmi la questione.
    Va, sicuramente, approfondita.

  3. No, sono stato io ad essere poco chiaro.
    Il mio timore è che il regolamento di attuazione, arrivando prima, riesca a stravolgere (vanificare…) la successiva contrattazione, introducendo dei paletti entro cui la “premialità” diventerebbe un meccanismo ingessato e modificabile in minima parte dall’apporto dei sindacati.

  4. Probabilmente sono stato infelice nelle mie precedenti comunicazioni.
    Per il rinnovo del contratto del comparto ci sono in bilancio pochi spiccioli (si fa per dire) che consentono l’erogazione di meno di 30 euro medi lordi, al netto della vacanza contrattuale.
    Tutte le cose belle che dici tu, a partire dalla premialità, dovrebbero gravare sul famp che quest’anno sarà ridotto di circa 400 euro medi pro capite per una serie di norme inserite nella precedente legge di stabilità regionale.
    La premialità (ma sarà poi vera premialità visti i criteri proposti) per pochi (10 o 20% max dei dipendenti) verrebbe pagata da tutti gli altri dipendenti che vedranno ridotta di parecchio la propria quota famp.
    L’essere “concreti” e “tempestivi” avvantaggerebbe solo pochi lasciando i più con l’amaro in bocca e le tasche sempre più vuote.
    Se questo è un rinnovo contrattuale accettabile fammi sapere.

  5. Mentre l’Aran “tergiversava”, il governo regionale ha chiesto, in merito al regolamento di attuazione della L.R. n.5/2011, un parere al CGA che sembra essere stato esitato proprio in questi giorni.
    Penso che la parte del rinnovo contrattuale che riguarda l’individuazione di strumenti di premialità per i dipendenti possa, anzi debba, trovare precisi riferimenti proprio nel redigendo regolamento.
    Un motivo in più, quindi, per essere “concreti” e “tempestivi”: ulteriori rinvii potrebbero vanificare del tutto una reale possibilità di trattativa, lasciando l’amaro in bocca (e le tasche vuote…) a troppi dipendenti del comparto.

  6. Sono d’accordo con te.
    Il problema è che alcuni sindacati sarebbero intenzionati ad andare avanti su questa strada.
    Le università private sembrerebbe abbiano fatto miracoli…..
    Non voglio aggiungere altro.

  7. I criteri per accedere ai profili super (eventuali…) non devono e non possono essere solo il titolo di studio e l’anzianità di servizio.
    Dobbiamo continuare a prenderci in giro?
    Prioritarie devono essere le competenze dimostrate sul campo, la qualità del lavoro compiuto, la responsabilità della funzione svolta, la specificità del compito assegnato.
    Può darsi (ma non è detto…) che queste caratteristiche si possano riscontrare in dipendenti che hanno anche un titolo di studio superiore e/o un’anzianità di servizio maggiore.
    Altrimenti, si corre il rischio di “premiare” beccamorti con laurea conseguita chissà come e che si sono scientificamente applicati per decenni nell’evitare una qualunque attività lavorativa degna di questo nome.
    Una proposta: se il problema è reperire risorse sufficienti a retribuire il “merito”, si può ricorrere ad una riduzione del numero dei soggetti potenzialmente destinatari di tale beneficio, decidendo ad esempio di escludere tutti coloro che, nell’intervallo trascorso dalla scadenza dell’ultimo contratto, risultano essere stati assegnati per un certo periodo di tempo (diciamo 2-3 anni) a uffici di gabinetto o simili, in quanto già abbondantemente “premiati” e “retribuiti”.

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