Stipendi bloccati e dal 2006 230mila dipendenti pubblici in meno. Ma dal 97 spesa pubblica cresciuta del 69%

I dipendenti pubblici italiani continuano a diminuire, ma a causa del blocco del turn over diventano sempre più vecchi: sono questi i dati forniti dall’Aran, ovvero l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni che si occupa della contrattazione collettiva nazionale.

In due anni i dipendenti pubblici sono calati di 120 mila unità, ovvero del 3,5 per cento, portando allo Stato un risparmio nel biennio 2011-2012 pari a 6,6 miliardi di euro lordi.

Tra il 2006 e il 2011 i dipendenti pubblici sono diminuiti di 230.000 unità (oltre il 6%), passando, compresi i lavoratori flessibili, da 3.627.000 occupati a 3.396.000.

Ma nonostante ciò, secondo l’Ufficio studi della Cgia di Mestre, la spesa pubblica al netto degli interessi sul debito, è aumentata del 68,7% dal 1997 ad oggi.

La domanda nasce spontanea.

Se le retribuzioni sono bloccate e il numero dei dipendenti è diminuito, che fine fanno i soldi?

Il sospetto è che, probabilmente, saranno aumentate le indennità e le varie prebende dei politici e amministratori locali.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir