La «confessione» avviene in un angolo di Montecitorio e la deputata di prima fascia e di renziana fede la pronuncia abbassando la voce. «Il motivo per cui Matteo non ci ha fatto votare questo taglio delle indennità, secondo me, è solo uno: per salvare la “ditta”, perché altrimenti potrebbe saltare il banco al Nazareno, che si regge anche grazie ai prelievi sulle nostre buste paga.