Trasferimento personale. L’assessore alle EE. LL. Grasso avoca a sé la mobilità interna dei dipendenti

Quotidiano di Sicilia del 14 febbraio 2018

Con una circolare, l’assessore alle Autonomie locali, Bernardette Grasso, ha avocato a sé la decisione sulla mobilità infradipartimentale e interdipartimentale dei dipendenti della Regione. Fermo restando le disposizioni di legge, d’ora in poi sarà l’assessore, sentiti i dipartimenti, a dire l’ultima parola sui trasferimenti del personale, intervenendo in questo modo sul “potere” dei dirigenti generali che in pochissimi casi hanno rilasciato il nullaosta al lavoratore per la mobilità interna, adducendo come motivazione la carenza di organico.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

2 Risposte a “Trasferimento personale. L’assessore alle EE. LL. Grasso avoca a sé la mobilità interna dei dipendenti”

  1. Vero è che i Dirigenti generali trovano come scusante la carenza di personale, ma almeno conoscono il peso ,nonche’ la preparazione e la produttività dei propri dipendenti, al contrario dell’Assessore alle EE.LL pesca nel mucchio, disconoscendo se puo’ far un danno al Dipartimento a cui viene tolto il dipendente.
    Siamo alle solite , si pone solo il problema di chi deve dare il N.O per i trasferimenti e non fare una volta per tutte il fabisogno dei vari uffici e le professionalita’ necessarie.
    Relativamente alla volonta’ del dipendente, salvo qualche eccezione , Distanze, problemi di salute, disagi comprovati, ho qualche dubbio, poichè il dipendente è in servizio per l’ amministrazione regionale e non per un singolo Assessorato quindi come lo Stato deve accettare qualsiasi destinazione.
    Un Vigile del Fuoco, un Carabiniere, un poliziotto, un insegnante ecc……. deve accettare qualsiasi destinazione gli viene assegnata.

  2. Quindi, nella gestione dei trasferimenti del personale, si passa dal parere del “signorotto locale” (dirigente generale) a quello del “principe” (assessore Funzione pubblica).
    Per i dipendenti non cambia granché: si tratta sempre di decisioni prese dall’alto, senza alcun riguardo alla pianta organica degli uffici e alle loro reali necessità.
    Gli intoccabili rimarranno comunque sempre dove vorranno e, al loro posto, saranno spostati dipendenti senza santi in paradiso….proprio come ha fatto Crocetta con i suoi presunti repulisti, con i quali ha trasferito addetti ai servizi uscerili e similari spacciandoli per responsabili di disservizi amministrativi. 🙁

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