Precari. Proroga. Alcuni comuni, tra cui Bagheria, incappano nella deliberazione 192/2014 della Corte dei Conti

La Giunta comunale di Bagheria, con la delibera n. 56 del 24 novembre 2014, aveva approvato la proposta di delibera che riguardava la ricognizione di eccedenze di personale comunale.

Così come disposto, infatti, dagli articoli 6 e 33 del decreto legislativo 165/2001 le amministrazioni pubbliche hanno l’obbligo di effettuare annualmente le rilevazioni di eccedenze di personale per categoria, area, qualifica e profilo professionale curando la distribuzione ottimale delle risorse umane ai fini di processi di mobilità e reclutamento di personale.

Era intenzione dell’amministrazione comunale ricollocare il personale dichiarato in esubero nell’ambito della stessa amministrazione comunale….L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DICHIARA L’ECCEDENZA DEL PERSONALE ADIBITO AI SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE….

Con successiva la delibera di Giunta n. 57 del 24 novembre 2014 la Giunta comunale ha approvato la proposta di delibera sulla prosecuzione dei contratti di diritto privato a tempo determinato fino al 31 dicembre 2014 per i 32 dipendenti comunali precari…PROROGATI AL 31 DICEMBRE 2014 I CONTRATTI DEI 32 CONTRATTISTI PRECARI DEL COMUNE DI BAGHERIA….

Ma il sindaco, di fronte alla inequivocabile risposta del Ministero degli Interni ( sez. comuni dissestati) relativamente alla delibera di proroga “manderemo l’atto alla Procura della Repubblica” e alla “Procura della Corte dei conti”, con l’ipotesi di abuso di ufficio e di danno erariale, nè il segretario nè gli assessori nè il sindaco se la sono sentita di andare avanti, ed hanno revocato l’atto di proroga….Revocata la proroga dei 32 contrattisti: drammatica protesta al Comune – Video

Precari. La Corte dei Conti. In presenza di eccedenza di personale non è possibile nemmeno far ricorso alla proroga

Sulla questione della stabilizzazione dei precari arriva la brusca frenata imposta dalla Corte dei Conti che sostiene come questo processo non possa riguardare tutti i titolari di contratto a tempo determinato, ma solo a quelli inseriti nel fabbisogno d’organico degli enti.

In sostanza, in presenza di eccedenze di personale dichiarate per ragioni di tipo funzionale, non è possibile inserire nella programmazione del fabbisogno di personale, anche ampliando, laddove occorra, la dotazione organica, la stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato relativamente a categorie e profili professionali differenti da quelli oggetto della dichiarazione di eccedenza.

La programmazione di personale presuppone la ricognizione dell’effettivo fabbisogno di personale dell’ente, in relazione (tra l’altro) alle funzioni istituzionali da svolgere, ai carichi di lavoro, alle risorse finanziarie a disposizione; il percorso programmatorio viene compiuto sulla base dell’analisi delle necessità oggettive, non costituisce di certo uno strumento che possa giustificare di per sé un ampliamento della dotazione organica, sorretto dall’unica necessità di soddisfare l’esigenza di procedere a nuove assunzioni o alla stabilizzazione dei lavoratori precari. Non si può presupporre che il fabbisogno di personale possa essere determinato, nell’ambito della programmazione, non tanto in funzione delle necessità oggettive, quanto dell’esigenza di stabilizzare il personale in base ai requisiti contenuti nell’art. 4, comma 6, del d. l. n. 101 del 2013; in quest’ottica, del tutto inaccettabile, l’ampliamento della dotazione organica non sarebbe ricollegato alle esigenze di funzionalità degli uffici, ma all’obiettivo di stabilizzare il maggior numero possibile di personale precario.

L’articolo 4 del decreto legge n. 101/2013 stabilisce che “a decorrere dall’entrata in vigore del suddetto decreto e fino al 31 dicembre 2016, gli enti territoriali che hanno vuoti in organico nel rispetto del loro fabbisogno e nell’ambito dei vincoli finanziari (ovvero del limite del 50% delle risorse assunzionali relative agli anni 2013,2014, 2015 e 2016, anche complessivamente considerate) procedono all’assunzione a tempo indeterminato, anche con contratti di lavoro a tempo parziale, dei soggetti collocati nell’elenco regionale indirizzando una specifica richiesta alla Regione competente”.

Di conseguenza, la copertura dei posti relativamente alle qualifiche nei livelli retributivo-funzionali per i quali non è richiesto il titolo di studio superiore a quello della scuola dell’obbligo, nell’ambito dei processi di stabilizzazione del personale previsti dal decreto legge n. 101/2013, non può che soggiacere al limite finanziario del 50% della capacità assunzionale dell’ente.

Anche per quanto riguarda la proroga dei contratti a termine, questa può essere disposta dagli enti solo qualora, nella programmazione triennale del fabbisogno di personale (…) riferita agli anni dal 2013 al 2016, essi prevedano di effettuare delle specifiche procedure concorsuali, a condizione che vengano rispettati i limiti massimi per la spesa annua stabiliti per la stipula dei contratti a tempo determinato ed in funzione di alcuni parametri esplicitamente individuati, ovverosia “in relazione al proprio fabbisogno effettivo, alle risorse finanziarie disponibili e ai posti in dotazione organica vacanti, indicati nella programmazione triennale, fino al completamento delle procedure concorsuali e comunque non oltre il 31 dicembre 2016.

La Cisl in piazza contro il blocco dei contratti dei pubblici dipendenti?

Intervista a Bernava copiaCerto le parole di Maurizio Bernava di qualche settimana fa quando era ancora segretario regionale della Cisl prima di diventare componente della segreteria nazionale (“bisogna avere il coraggio di intervenire con scelte anche impopolari sia nel settore pubblico che in quello privato” – diceva) erano di tutt’altro tenore (SCARICA L’INTERVISTA).

Precari, l’attacco di Cgil, Cisl e Uil. “Basta interventi all’ultimo minuto”

I sindacati: “Non è possibile che ogni anno si assista a questo balletto e che i provvedimenti debbano giungere a pochi giorni dalla scadenza dei contratti. Serve una cabina di regiache lavori al futuro di queste persone. Il 10 dicembre grande mobilitazione”.