DDL sul personale. Oggi ennesima riunione a Palazzo d’Orleans, ma…. L’arroganza del Governo compatta la protesta

Oggi al governo è riuscito il “miracolo” di compattare il fronte sindacale.

Di fronte all’ennesima bozza del DDL sul personale che definirei provocatoria dal momento che aggiunge commi e postille peggiorative rispetto all’ultima bozza, i sindacati Cobas/Codir, Sadirs, Ugl, Siad, Dirsi, Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di unire le azioni di protesta per fare fronte comune nei confronti del governo regionale che, pur di mantenere intatti i centri di spreco in mano alla politica, intende fare pagare ai soli dipendenti regionali il costo della crisi usandoli come merce di scambio per ottenere da Roma “l’ossigeno” necessario per arrivare a fine mandato.

Qui non si tratta più di accogliere le richiesta di alcune sigle respingendo le altre. È un dialogo tra sordi, anzi, per meglio dire, il sordo è solo il governo.

Bilancio provvisorio: le poco rassicuranti rassicurazioni di Baccei

Per l’Assessore al Bilancio della Regione Siciliana Alessandro Baccei, la contestazione della Ragioneria dello Stato sul bilancio provvisorio approvato a gennaio dall’ARS è frutto solo di un “equivoco” nella lettura delle carte.

A Roma le poste in bilancio che riguardavano la copertura delle spese per il pagamento di precari e forestali fino ad aprile “erano state interpretate come relative a tutto l’anno. In quel caso non ci sarebbe stata davvero copertura” ha dichiarato l’Assessore ai colleghi del Giornale di Sicilia.

Bilancio bocciato da Roma? Baccei minimizza. «Si è trattato solo di un equivoco»

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Sarebbe anomalo che il governo impugnasse un atto così delicato che peraltro è intestato ad un assessore che è espressione della volontà del governo». Che Baccei sia vicino ai sottosegretari Graziano Delrio e Davide Faraone non è del resto un mistero, così come è noto che nel rimpasto di novembre il suo nome è arrivato proprio da Roma. Lo stesso Faraone, dal palco della Leopolda una settimana fa, aveva difeso a spada tratta Baccei e il suo operato.

Interessanti le osservazioni di Mimmo Milazzo segretario regionale della Cisl (le trovi nella quarta colonna in alto a destra dell’articolo del giornale che puoi ingrandire cliccandoci sopra).

Queste osservazioni – dice il segretario regionale della Cisl, Mimmo Milazzo – sono lo specchio delle preoccupazioni che avevamo già espresso. Serve un’intesa con Roma sulla quota di tassazione degli stipendi dei dipendenti pubblici che non resta nelle casse della Sicilia: vale due miliardi di euro. Serve una soluzione definitiva, così come serve un piano per le infrastrutture e per i precari. Non si può pensare ti tagliare sempre da un lato, ossia sul personale, senza ad esempio mettere mano ai costi di beni e servizi. Siamo disponibili a discutere di alcune cose come i congedi parentali o l’allineamento ad alcune norme ma ci vuole un piano complessivo»

Ma quali sono le norme a cui sarebbe disponibile ad allinearsi?

Avviate le procedure per impugnare il documento finanziario di Baccei. Sarà il Consiglio dei ministri a decidere martedì

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Dopo aver spulciato fra entrate e uscite, per la prima volta la Ragioneria generale dello Stato muove in modo formale dei rilievi sui conti della Sicilia: atto preliminare per una impugnativa del bilancio provvisorio approvato a metà gennaio. Sarà il consiglio dei ministri a decidere, martedì, in una seduta a cui verrà probabilmente chiamato a partecipare anche il presidente Crocetta.

Finanziaria. La sterile polemica dei Sindacati confederali contro autonomi

Legge di stabilità. La polemica tra confederali e autonomi
GdS dell’8 marzo 2015 – Per scaricare l’articolo cliccaci sopra

«La protesta indetta dagli autonomi è in realtà un’assemblea retribuita e dunque ai dipendenti non costa nulla. Il vero sciopero è quello nostro»: Enzo Abbinanti, leader della Fp Cgil, chiama a raccolta funzionari e dirigenti contro la manovra che prevede tagli a pensioni e straordinari dei dipendenti regionali.

Commento

Quella lanciata dal leader della Cgil FP Enzo Abbinanti mi sembra una polemica sterile oltre che inutile.

I sindacati autonomi hanno messo in campo una strategia studiata a tavolino affinché lo sciopero abbia la maggiore efficacia possibile, e cioè in concomitanza con l’inizio dei lavori parlamentari.

È, infatti, noto che gli attuali assessori della giunta di governo, non sono deputati eletti all’Ars, ma sono tutti esterni. Essi, pertanto, non rispondendo ad un elettorato, sono meno sensibili ai rumori della piazza.

Ecco, quindi, il motivo di programmare una serie di iniziative, a cominciare dall’assemblea, che culmineranno nello sciopero davanti il Parlamento siciliano quando i deputati cominceranno a discutere del DDL.