Ieri alcuni colleghi sono stati assaliti dalla frenesia di consegnare l’istanza di prepensionamento sulla base di voci relative a presunti e non meglio precisati problemi derivanti dal fatto che la legge approvata dall’Ars lo scorso 9 luglio non sia stata ancora pubblicata nella gazzetta ufficiale della regione siciliana e a un non meglio precisato vuoto normativo tra la scadenza del termine del 14 luglio e la data di pubblicazione della legge che ha prorogato il termine, che causerebbe non si capisce che tipo di questioni.
Altri si sono posti invece il problema di una eventuale mancata pubblicazione della legge in gazzetta ufficiale (eventualità mai verificatasi a parte il fatto che le modifiche apportate alla finanziaria sonostate richieste proprio da Roma per scongiurare l’impugnativa).
Altri ancora sono stati colti dalla frenesia dopo aver saputo che alcuni dei vertici dell’amministrazione hanno presentato l’istanza.
Secondo i principi generali dell’ordinamento giuridico, una legge successiva modifica sempre una legge precedente pertanto non si pone un problema di vuoto normativo o di continuità.
Quindi nessuna fretta, anche perchè, al momento, incombono parecchie incertezze sull’applicazione della norma, nessuna certezza sui conti reali, il rinvio del pagamento del Tfr e la non revocabilità delle domande.
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