Legge 104. Bocciato in commissione l’emendamento dell’assessore alla Funzione pubblica

La Sicilia del 9 febbraio 2017. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Naufraga in commissione all’Ars l’emendamento dell’assessore alla Funzione pubblica, Lantieri, con le deroghe per alleggerire le dure regole sui permessi della Legge 104 per i dipendenti regionali che devono accudire familiari disabili. Passa la linea del capo del personale della Regione, Giammanco. Stretta sui “permessi del mercoledì”: chi li richiede avrà a disposizione solo un altro giorno al mese. La proposta di Lantieri prevedeva l’adeguamento alla normativa nazionale. La mannaia contro i potenziali “furbetti della 104” non piace a Lantieri: «Nei confronti dei dipendenti regionali c’è un pregiudizio».

Commento

Può un emendamento inserito nella finanziaria regionale interpretare o derogare a quanto previsto da una legge nazionale?

Contratto statali. Rischia di saltare l’accordo del 30 novembre sul rinnovo del contratto del pubblico impiego

ItaliaOggi del 9 febbraio 2017. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Il ministro Marianna Madia è sempre lo stesso, il governo pure, in netta continuità con il precedente eppure a più di due mesi dalla firma dell’accordo, che prometteva 85 euro medi mensili di aumento a dipendente, non c’è ancora la direttiva per aprire la trattativa. E l’accordo fatto con Renzi rischia di saltare.

A più di due mesi dalla firma dell’intesa, sul contratto non c’è nessuna novità, nessuna direttiva che apra almeno la trattativa all’Aran sulla parte normativa, in attesa che poi con la prossima legge di Stabilità si integri il fondo per garantire gli aumenti. E intanto, ci sono invece le nuove norme sul Testo unico del pubblico impiego e i licenziamenti.


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Giornale di Sicilia del 9 febbraio 2017. Per scaricare l’articolo clicca sopra l’immagine

Una grana rischia di abbattersi sui circa seimila Asu siciliani, precari che si occupano di attività socialmente utili presso Comuni, Asp e siti culturali. Una parte di loro che è pagata dal ministero del Lavoro è stata sospesa perché la convenzione con la Regione è scaduta (Leggi il provvedimento