Altro che rimettere mano al progetto del Ponte sullo Stretto come voleva Renzi. La concessionaria va liquidata immediatamente

Altro che rimettere mano al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, come intendeva fare l’ex premier Matteo Renzi e come ancora sognano gli alfaniani. La grande opera per eccellenza cara a Silvio Berlusconi e stoppata da Mario Monti, ma mai davvero uscita dai desiderata della politica, va archiviata del tutto il prima possibile. A metterlo nero su bianco è la Corte dei Conti, che in una nota dedicata ai rapporti contrattuali della società Stretto di Messina annota, tra l’altro, come il solo fatto di mantenere in vita la concessionaria comporti per le casse pubbliche “un onere annuo sceso sotto i due milioni di euro solo nel 2015″ e “ancora notevole“.


Il direttore dell’Unità, Sergio Staino scrive a Renzi. “Mi hai profondamente deluso”

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Repubblica del 13 gennaio 2017. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Il direttore dell’Unità, Sergio Staino, rende pubblica la mail che ha scritto venti giorni fa al segretario del Pd Matteo Renzi e da cui emerge la delusione per come il Pd sta affrontando la questione relativa alla sorte del quotidiano e di chi vi lavora. In un passaggio della mail Staino ricorda quando Renzi gli disse ‘Voglio un giornale bello, di tante pagine e non preoccuparti per i soldi… quelli ci sono!’, aggiungendo: “Dirti quindi che sono profondamente deluso, e in prima fila deluso da te, è dir poco. Pensavo che il giornale ti servisse per ravvivare quella base che nel territorio si sta disperdendo nell’astensionismo o, peggio ancora, nel grillismo”.