Crocetta incontra Renzi e ritira la propria candidatura. In cambio poltrone al Senato

Il Fatto Quotidiano del 5 settembre 2017

Il governatore Rosario Crocetta convoca a Palazzo d’Orleans una delle ultime conferenze stampa da presidente della Regione e lo fa all’indomani dell’accordo con Renzi sul suo passo indietro nelle prossime elezioni in Sicilia in cambio di poltrone al Senato. #crocetta stai sereno.

Visite fiscali. Guida pratica ai nuovi controlli

Corriere della Sera del 31 agosto 2017

Dal primo settembre tocca all’Inps controllare i lavoratori pubblici e privati che si ammalano. L’obiettivo principale è stanare i «furbetti del cartellino» e chi, infischiandosene di produttività e servizi pubblici, si finge malato, soprattutto in prossimità di festivi, ponti e riposi settimanali. Per questo le nuove regole, illustrate ieri dal presidente dell’Inps puntano a aumentare i controlli, attraverso un potente software (chiamato «Savio») e il confronto statistico tra milioni di certificati medici archiviati. Le visite verranno ripetute anche due volte nello stesso giorno di fronte a casi sospetti: in particolare se un lavoratore dovesse ammalarsi frequentemente di venerdì o di lunedì, la verifica sarà automatica, con controlli mirati. «E la scelta di dove mandare i medici a fare le visite fiscali non sarà casuale».

Il Governo e il PD esultano per i dati sull’occupazione ma si tratta solo di lavoro precario. 2 contratti su 3 sono precari

Repubblica del 1° settembre 2017

Migliora l’occupazione. Non la sua qualità. L’80% dei nuovi contratti, rivela l’Inps, non è a tempo indeterminato. E la quota di occupati a termine sul totale dei dipendenti, dice l’Istat, è in crescita continua dalla fine del 2013, una curva che sale quasi ininterrotta, e ora è sopra al 15%.

I dati Inps poi ci dicono che i contratti a termine nei primi sei mesi – l’80% dei nuovi contratti stipulati – si sono impennati del 27% sul 2016: oltre 2,3 milioni quando nel 2014, l’anno del Jobs Act, erano 1,7 milioni. Volano anche le cessazioni di questi contratti: 1,5 milioni nel semestre (+24%). Un segnale di grande volatilità nel mercato del lavoro italiano: si entra e si esce con rapidità e precarietà. Mentre i nuovi contratti stabili, al netto delle cessazioni, sono appena 32 mila, crollati del 73% sul 2014.

Mi pare che ci siano pochi dubbi su quelli che sono gli effetti del jobs act e dell’abolizione dell’articolo 18.