Regione, avviata la stabilizzazione di 587 precari storici. Pubblicato il Piano del fabbisogno di personale

I 587 precari ‘storici’ in servizio da anni nell’amministrazione regionale verranno stabilizzati entro il 2019: è questo uno degli aspetti più importanti tra quelli che emergono dal Piano triennale dei fabbisogni di personale 2018-2020, approvato dalla governo Musumeci su proposta dell’assessore alla Funzione pubblica Bernardette Grasso.

Ma così questo contratto non lo firmiamo!

Palermo, 17 dicembre 2018
QUESTO POMERIGGIO L’ARAN SICILIA SEMBRA AVER MESSO ALL’INCASSO UNA “CAMBIALE IN BIANCO” SU MOBILITÀ E CONTRATTO DEL COMPARTO NON DIRIGENZIALE.
Incredibilmente, infatti, l’Agenzia negoziale, dopo avere ricevuto dalla Giunta di governo precise direttive per concludere al più presto le trattative contrattuali e dopo diverse sedute con le OO.SS. spese a definire una moltitudine di aspetti giuridici ed economici dei nuovi contratti di lavoro, sembra essere stata costretta a vanificare tutto distribuendo, il 13 dicembre scorso, una bozza di contratto che, anziché compendiare i cambiamenti che si ritenevano già acquisiti, ripropone alcuni aspetti dichiarati inaccettabili e ne rimanda altri ritenuti indifferibili.
Viene difficile pensare che qualche organizzazione sindacale possa firmare quanto proposto, quello che è certo che COBAS/CODIR, SADIRS, SIAD e UGL/FNA non firmeranno quanto proposto e non saranno corresponsabili di questa condanna definitiva del pubblico impiego regionale dove i “doveri” verrebbero elevati all’ennesima potenza a fronte della cassazione dei più elementari diritti di democrazia e di salvaguardia della dignità di lavoratori.
E’ questa la posizione assunta dai sindacati autonomi maggioritari al tavolo di oggi pomeriggio dove hanno presentato una dichiarazione congiunta, allegata a verbale, dove si recita testualmente:
“In riferimento alla bozza contrattale giuridico-economica distribuita il 13 dicembre scorso da codesta Agenzia, le scriventi Segreterie Generali e Regionali esprimono, preliminarmente, un giudizio complessivamente negativo in quanto è emerso che talune previsioni contrattali sono in palese contrasto con le esigenze manifestate dalle scriventi OO.SS. nelle varie precedenti sedute di contrattazione e con le stesse linee guida previste dalle delibere di Giunta di Governo.
Solo a titolo esemplificativo si anticipano:
– l’inaccettabile e insufficiente previsione di progressioni orizzontali;
– la mancata perentorietà nella costituzione del Comitato paritetico che determinerebbe una palese incertezza sul completamento del previsto processo di riclassificazione di tutto il personale regionale;
– la presenza dell’intero Titolo III che, ad eccezione della istituzione delle nuove posizioni economiche apicali, è in contrasto con gli argomenti stessi che dovranno essere affrontati dal costituendo Comitato paritetico che dovrà occuparsi della riclassificazione e riqualificazione di tutto il personale;
– la presenza delle cosiddette “posizioni organizzative sarebbero in contrasto con la necessità di procedere all’individuazione di un nuovo sistema classificatorio.
Per quanto sopra, nel chiedere anticipatamente di rivedere le suddette criticità ritenute di particolare rilevanza, si ritene utile consentire il completamento dell’analisi di quanto proposto con la suddetta bozza.
La parola adesso passa all’ARAN e al Governo regionale: se si vuole completare il percorso contrattuale salvaguardando i diritti e le legittime aspettative di tutti i lavoratori nell’interesse primario del buon andamento dell’Amministrazione occorre che si tenga conto delle proposte avanzate da parte sindacale e si rivedano, in tempi brevissimi, tutti gli istituti contrattuali non aggiornati, inspiegabilmente, nella bozza distribuita.
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Le Segreterie Generali e Regionali