Manovra. I pensionati in piazza: «Usati come bancomat». I tagli alle pensioni scattano sugli assegni sopra i 1500 € netti al mese

Il Messaggero del 29 dicembre 2018

Pensionati in piazza ieri per protestare contro la decisione del governo di rimettere mano alla rivalutazione dei trattamenti. La mobilitazione, indetta da Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil, si è tenuta nella stragrande maggioranza delle province italiane. Al centro della mobilitazione il no alla norma inserita dal governo in manovra che prevede uno stop per tre anni, a partire da gennaio 2019, alla piena rivalutazione delle pensioni superiori a tre volte la minima (1.522 euro lordi al mese).

Il Governo ha fatto sentire la propria voce per difendere l’operazione. «Alcuni sindacati, quelli rimasti muti quando i partiti distruggevano i lavoratori e votavano la legge Fornero, si stanno mobilitando ma noi andiamo avanti.

Pubblica Amministrazione. Riforma per centralizzare concorsi, commissari e premi

Il Sole 24 Ore del 22 dicembre 2018

Per i dirigenti niente ruolo unico ma rinnovo incarichi solo per una volta I concorsoni nazionali che si estendono anche agli enti locali, i posti da commissario riservati a chi si iscrive a un Albo nazionale tenuto dalla Funzione pubblica, la selezione dei dirigenti che passa dalla via esclusiva della Scuola nazionale dell’amministrazione, e la valutazione dei dipendenti che viene gestita dal «sistema nazionale di valutazione delle performance», coordinato da Palazzo Vidoni, e si affida anche al peso crescente di soggetti «estranei all’amministrazione». Sono le principali direzioni di marcia della legge delega di riforma della Pubblica amministrazione che ieri ha passato il primo esame in consiglio dei ministri.