Test psicoattitudinali agli statali

Verifiche psico-attitudinali per gli aspiranti statali, in modo da accertarne le capacità relazionali. Concorsi ad hoc riservati ai dipendenti che abbiano riportato le migliori valutazioni delle performance. Responsabilità disciplinare per il dirigente che omette di verificare la presenza in servizio dei dipendenti. Partirà dal disegno di legge approvato ieri (in via preliminare) dal consiglio dei ministri, la riforma della p.a. targata Giulia Bongiorno. Sei deleghe al governo (dalla riforma del lavoro al riordino della dirigenza, dalle nuove regole sull’accesso al pubblico impiego all’incentivazione del merito e della premialità fino alle deleghe in materia di mobilità e contrattazione collettiva) per riformare a tutto campo il lavoro degli statali con l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi erogati e l’organizzazione degli uffici, innalzandone il livello di produttività.

La terza delega punta a migliorare i sistemi di misurazione e valutazione delle performance e della qualità dei servizi erogati. Gli attuali sistemi di valutazione saranno rivisti e resi più snelli dal punto di vista burocratico (meno oneri amministrativi), oggettivi e trasparenti anche grazie al coinvolgimento dell’utenza e di soggetti esterni alle p.a. Il personale con le valutazioni migliori nell’ultimo triennio potrà partecipare a concorsi riservati, per titoli ed esami.

La quarta delega contiene il vero e proprio riordino della dirigenza. L’obiettivo è incrementare la produttività e migliorare l’immagine e l’efficienza della pubblica amministrazione. Alla dirigenza si potrà accedere solo attraverso concorso pubblico svolto dalla Scuola nazionale dell’amministrazione (Sna). Al concorso per dirigenti potranno partecipare anche i dipendenti che abbiano conseguito le valutazioni migliori nell’ultimo triennio, mentre una quota di posti (non superiore al 50% di quelli che si rendono disponibili nell’arco di un triennio a seguito di cessazione dal servizio e differenziata in base alle dimensioni di ciascuna amministrazione) a dirigenti di seconda fascia, sarà messa a concorso per i non appartenenti ai ruoli delle amministrazioni.

Tra i criteri di delega anche le nuove regole su: conferimento, conferma e revoca degli incarichi dirigenziali, disciplina del rapporto di lavoro e del trattamento retributivo e definizione dei casi di responsabilità disciplinare, tra cui vi sarà l’omessa verifica dell’effettiva presenza in servizio del personale assegnato, nonché l’accertata scarsa produttività degli uffici.

Completano il quadro le deleghe sulla mobilità del personale pubblico e sulla contrattazione collettiva.


Commento
Concorsi ad hoc riservati ai dipendenti che abbiano riportato le migliori valutazioni delle performance. Il personale con le valutazioni migliori nell’ultimo triennio potrà partecipare a concorsi riservati, per titoli ed esami.
Ormai stanno facendo assumere alle valutazioni un ruolo determinante, sia a livello nazionale che regionale.
Anche la progressione economica orizzontale (PEO) prevista dal nuovo CCRL in via di definizione è legata alle valutazioni individuali dell’ultimo triennio (stiamo cercando di depotenziare le valutazioni individuali parlando, in sede di prima applicazione della nuova PEO, di valutazione della struttura e non individuale, ma il problema esiste e non è di poco conto).
L’attuale sistema di valutazione è troppo squilibrato e inattendibile riequilibrato con la valutazione a 360° che prevede che anche il comparto possa esprimere la propria valutazione sulla dirigenza. Questo sistema è già in uso in molte realtà.