Pensioni, 150mila statali al palo: manca il decreto per l’anticipo del Tfs

La possibilità per i dipendenti pubblici che vanno in pensione di anticipare tramite un finanziamento bancario fino a 45mila euro della loro liquidazione resta, per il momento, teorica. La legge che ha previsto questo meccanismo è in vigore da tempo ma per farlo partire serve un decreto ministeriale (Economia e Funzione Pubblica) che ancora non è arrivato. I termini scadono oggi. Solo dopo la pubblicazione del decreto potrà essere perfezionata una convenzione con l’Abi, cui i tecnici e diverse banche stanno peraltro lavorando da settimane. Senza anticipo finanziario il Tfs continuerebbe ad essere pagato ai pensionati in scaglioni diversi con un posticipo di 12 e 24 mesi.

Ipotesi Flat tax. Analisi del quotidiano “l’Avvenire”

A parole, tutti i partiti affermano di voler ridurre le disparità e contrastare il declino delle classi medie, fenomeno che spaventa l’Occidente per i suoi risvolti economici e per i maggiori rischi politici che già sta comportando. Ma come inciderebbe la Flat tax sulle diseguaglianze? Come possono coesistere l’obiettivo di tagliare il prelievo fiscale e quello di ridurre i divari sociali crescenti?

L’Italia di oggi è una foto in bianco e nero. La ricchezza delle famiglie resta tra le più alte del mondo (è aumentata a fine 2018). Ma il numero dei poveri durante la crisi è raddoppiato a 5 milioni. Secondo dati derivanti dalle successioni ereditarie, l’1% più ricco degli italiani ha aumentato dal 18 al 25% la sua quota parte della ricchezza nazionale tra il 1995 e il 2016. Tra i maggiori Paesi Ue l’Italia ha, con la Spagna, il maggior tasso di diseguaglianza (indice di Gini).

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