Gli sconti fiscali tornano nel mirino per finanziare flat tax e clausole Iva

Rispunta quasi sistematicamente ogni anno al momento della stesura del Documento di economia e finanza. La revisione delle cosiddette tax expenditures, la giungla di deduzioni e detrazioni fiscali, è una sorta di classico della programmazione primaverile del bilancio, ma quando si arriva a ottobre, ovvero al momento clou della stesura della manovra autunnale, scompare sempre dai radar di Palazzo Chigi e del ministero dell’Economia. Anche perché una potatura degli sconti fiscali rischia di avere una ricaduta negativa in termini di consenso elettorale.


Sconti fiscali sul lavoro (in forma diretta e indiretta), da ricalibrare anche facendo leva sull’introduzione del coefficiente familiare, oltre che dei nuovi strumenti di sostegno, e calcolando gli effetti dell’eventuale adozione della flat tax per le famiglie. Deduzioni e detrazioni che hanno una ricaduta negativa sul montante a fini pensionistici da rimodulare. Tre aree abbastanza definite, che “pesano” nel primo caso oltre 10 miliardi, nel secondo circa 40 e nel terzo quasi 50 miliardi, sulle quali è già stata indirizzata la lente del Governo per realizzare la “potatura” selettiva delle tax expenditures. Che è stata annunciata dal Def varato nelle scorse settimane e che dovrà prendere forma con la prossima legge di bilancio.

Avviso per la stabilizzazione del personale precario di cui all’art. 32, comma 4, della legge regionale n. 5/2014 in possesso dei requisiti di cui all’art. 20, comma 2, D.Lgs.n. 75/2017 – Rinvio

Con riferimento all’avviso di pari oggetto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana – serie speciale concorsi n.20 del 31 dicembre 2018, si comunica che si rende necessario per questa amministrazione, espletare alcune ulteriori verifiche di natura giuridica, anche a seguito del contenzioso pendente. Pertanto la pubblicazione dell’avviso pubblico per la stabilizzazione del personale in oggetto, viene rinviato in data successiva.


L’avviso è pubblicato a pagina 7 della Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana Serie speciale concorsi n. 4 del 26 aprile 2019.


Il rinvio riguarda, comunque, solo la stabilizzazione del personale precario di cui all’art. 20, comma 2, D.Lgs.n. 75/2017, ovvero quello che dovrebbe espletare un pubblico concorso.

Come continuano a spellare noi pensionati

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Come continuano a spellare noi pensionati

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Tutte le ultime novità su pensioni e pensionati. L’intervento di Stefano Biasioli

Significativa la sentenza della Corte Costituzionale che ha considerato assolutamente legittimo il pesante ritardo definito, per legge, nella erogazione del TFR/TFS, dilazionata fino a 5 anni.

Qualcuno però ci dovrebbe spiegare quale sia la logica, politica e costituzionale, che sottende alla decisione di non dare subito al neo pensionato i Suoi denari, quelli che ha accantonato mese dopo mese per il Suo TFS/TFR, ossia per quel mucchietto di denaro sul quale aveva (ahi Lui!) fatto conto per una serie di iniziative familiari.

Ancora una volta il Parlamento (prima) e la Corte Costituzionale (poi) hanno leso il diritto dei cittadini pensionati, da sempre considerati un “bancomat” della finanza pubblica: contributo di solidarietà, pesanti tagli alla rivalutazione delle pensioni ed infine la “beffa” sull’erogazione del TFS/TFR.

La sentenza della Corte Costituzionale costituisce un brutto segnale per il destino delle azioni legali intraprese dal Forum Pensionati d’Italia (18 Associazioni pensionistiche per oltre 800.000 pensionati), azioni peraltro “doverose” e “giuste” da intraprendere.

La speranza è che questa nostra magistratura, sempre più ossequiosa verso le estemporanee decisioni di una politica “cieca” verso il futuro, possa finalmente riscattarsi e valutare i provvedimenti politici penalizzanti i pensionati per quello che essi sono: una persecuzione perdurante dall’anno 2000, una persecuzione che colpisce coloro che non possono sfuggire ai tagli ingiusti. Si tratta infatti di tasse a danno di pochi e non di tutta la collettività.

SICILIA – Stabilizzazione di trecentoquattordici precari della Regione Siciliana: pubblicata la graduatoria degli ammessi e non ammessi

È stata pubblicata oggi sul sito web istituzionale della Regione – Dipartimento Regionale della Funzione Pubblica e del Personale la graduatoria dei trecentoquattordici dipendenti precari della Regione Siciliana che saranno stabilizzati, secondo quanto previsto dalla legge Madia.

Il Governo Musumeci rispetta nei tempi l’impegno preso: oggi possiamo ufficialmente consegnare a questi lavoratori la certezza dell’agognato contratto a tempo indeterminato. Successivamente lavoreremo alla stabilizzazione anche delle altre tipologie di personale precario della Regione”, ha dichiarato Bernardette Grasso, assessore regionale alla Funzione pubblica e alle Autonomie locali.


D.D.G. N. 2442 DEL 23.04.2019-APPROVAZIONE ELENCHI AMMESSI E NON AMMESSI COMMA 1 ART. 20 D.LGS. 75 DEL 2017 – Scarica il documento

Il costo del riscatto della laurea te lo dice l’Inps. Simulazione di calcolo degli oneri sul sito dell’Istituto aggiornata con le ultime novità. Simulatore del calcolo esteso alla gestione pubblica

Tratto da http://www.sivempveneto.it

Il costo del riscatto della laurea te lo dice l’Inps. Simulazione di calcolo degli oneri sul sito dell’Istituto aggiornata con le ultime novità

Il costo del riscatto della laurea? Te lo dice l’Inps, in base alle diverse opzioni, inclusa la «soft» di ultima previsione (dl n. 4/2019, convertito dalla legge n. 29/2019). L’istituto di previdenza, infatti, ha aggiornato il servizio attivo sul proprio sito internet per la simulazione dell’onere di riscatto, con due novità: estensione funzionalità ai dipendenti pubblici; inserimento del nuovo criterio di calcolo. Ad annunciarlo è lo stesso Inps nel messaggio n. 1609/2019.

Il riscatto degli studi. La novità interessa la simulazione del calcolo degli oneri di riscatto dei periodi di corsi di studio universitario, raggiungibile dal sito istituzionale dell’Inps (www.inps.gov.it), mediante Pin dispositivo, della carta nazionale dei servizi (Cns) o Spid (sistema pubblico identità digitale). L’Inps precisa che si tratta di una «simulazione», avente cioè mera valenza orientativa e che potrebbe anche discostarsi dall’effettivo onere, comunicato con apposito provvedimento soltanto a seguito di presentazione della domanda di riscatto.

Le implementazioni. La nuova versione è stata implementata estendendo l’utilizzo agli iscritti alle casse della gestione pubblica, mentre finora era riservata a soli soggetti iscritti alla gestione privata e limitatamente a periodi collocati interamente nel sistema contributivo. Solo per gli iscritti al fondo pensione lavoratori dipendenti, nonché alle gestioni speciali artigiani, commercianti, coltivatori diretti e coloni e mezzadri, inoltre, la simulazione è stata aggiornata per calcolare gli oneri anche di periodi collocati nei sistemi retributivo e misto. In secondo luogo, la simulazione è stata implementata per effettuare il calcolo dell’onere anche in base al nuovo criterio introdotto dal citato dl n. 4/2019 e che prevede, per le domande presentate dal 29 gennaio 2019 e in relazione a periodi che collocano esclusivamente nel sistema di calcolo contributivo, un calcolo basato sul minimale imponibile annuo contributivo dei commercianti Inps (pari a 15.878 euro nell’anno 2019), anziché sulla retribuzione o compenso o reddito del soggetto richiedente. L’Inps ricorda, infine, che onere di riscatto è determinato in base alle norme che disciplinano la liquidazione della pensione con il sistema retributivo o contributivo a seconda della collocazione temporale dei periodi oggetto di riscatto.

Progressioni Verticali nella PA, le disposizioni della Corte dei Conti

Dalla Corte dei Conti arrivano i primi chiarimenti sull’applicazione dell’istituto delle progressioni verticali nella PA.


Articolo tratto da lentepubblica.it

L’istituto giuridico e contrattuale delle cd. progressioni verticali, indica che per il triennio 2018-2020, le pubbliche amministrazioni, al fine di valorizzare le professionalità interne, possono attivare, nei limiti delle vigenti facoltà assunzionali, procedure selettive per la progressione tra le aree riservate al personale di ruolo, fermo restando il possesso dei titoli di studio richiesti per l’accesso dall’esterno.

Il numero di posti per tali procedure selettive riservate non può superare il 20 per cento di quelli previsti nei piani dei fabbisogni come nuove assunzioni consentite per la relativa area o categoria.

Il Decreto Madia reintroduce, in buona sostanza, ancorché per un periodo limitato, le progressioni verticali, attraverso la previsione di concorsi interamente riservati al personale interno, così come previsto dalla previgente normativa (ante Riforma Brunetta), piuttosto che mediante riserva di posti in concorsi pubblici.

Tali progressioni verticali sono riservate al personale di ruolo dell’Ente. Per poter partecipare alla procedura il personale dovrà comunque possedere il titolo di studio richiesto per l’accesso dall’esterno. E qui va detto che laddove per l’accesso si richiede il possesso della laurea, si deve intendere che sia sufficiente il possesso della laurea triennale, anche laddove in caso di concorsi pubblici l’amministrazione abbia richiesto quella specialistica.

La Corte dei conti della Puglia, in buona sostanza, ritiene che per calcolare la quota massima di dipendenti si debba fare riferimento alle assunzioni previste per l’intero triennio 2018/2020 e non, invece, al singolo anno.

La risposta permette, quindi, di ampliare la platea dei possibili concorsi interni, difficilmente realizzabile se, invece, il parametro fosse da verificare sul singolo esercizio. Da ultimo, la sezione, ricorda l’obbligo di contenere anche il costo delle progressioni orizzontali all’interno dei limiti delle spese di personale e delle capacità assunzionali.

La corte dei Conti, a Maggio 2019, ha aggiornato questa decisione.