Il Concorso per il Sud è ancora un flop: i posti restano scoperti. E ora scattano anche i ricorsi al Tar

Renato Brunetta 2011

Doveva essere il concorso del rilancio della pubblica amministrazione, quello veloce e digitale, e invece si è trasformato in un flop. Solo 821 assunti a fronte di 2.800 profili ricercati. In pochi si sono presentati alle prove e ora si temono i ricorsi al Tar.

Un concorso che voleva attrarre professionisti ma che, a causa di retribuzioni medio-basse e contratti di breve durata, al massimo avrebbe potuto al massimo coinvolgere (e convincere) i neolaureati. Quest’ultimi – ed è qui che scatta il corto circuito – hanno rinunciato a partecipare poiché scoraggiati dalle preselezioni che “privilegiavano” titoli di studio ed esperienze professionali. Il risultato? I professionisti, che un lavoro ce l’hanno già e che non avrebbero accettato contratti per così poco tempo e con retribuzioni così basse, non si sono nemmeno presentanti alle prove. I neolaureati, invece, non ci hanno nemmeno provato, scoraggiati alla partenza, come denunciato da numerose associazioni.

Cuffaro, signore dei regionali: politica, la macchina da guerra

Silvio Cuffaro è il nuovo capo di gabinetto dell’assessorato alla Funzione Pubblica e Autonomie Locali retto da Marco Zambuto. In pratica, Silvio Cuffaro, sarà “la cerniera tra la politica e la burocrazia”, il dominus nella gestione del personale, colui che decide – e sposta – le pedine, gli uomini dei dipartimenti, centrali e decentrati, i fondi ai comuni e tratta con i sindacati.