La guerra allo smart working presenta il conto. Brunetta ha richiamato tutti in ufficio. E ora gli statali sono più a rischio

Renato Brunetta è una persona nota per il suo tempismo. Per intenderci, se fosse vissuto ai tempi del Titanic avrebbe comprato il biglietto per la traversata qualche ora prima del naufragio. E così, già da questa estate, quando il virus sembrava sonnecchiare (ma l’aveva fatto anche l’estate prima e cioè quella del 2020) se ne uscì con una campagna a tamburo battente sul fatto che gli statali dovevano terminare lo smart working per tornare in presenza in ufficio (leggi l’articolo).

La cosa non piacque affatto sia ai lavoratori che ai sindacati, ma in verità neppure al variegato mondo dei virologi che però in quei tempi tacquero accondiscendenti ai desiderata governativi draghiani. Ed infatti, il vero motivo del ritorno in presenza nella pubblica amministrazione è quello dettato dal fatto che l’economia dei bar e dei ristoranti ubicati strategicamente intorno ai ministeri languiva alquanto, anzi era ridotta praticamente a zero. E si sa quanto sia caro a Forza Italia il mondo dei bottegai del tramezzino ed affini…..continua a leggere