Proposta Cobas/Codir di aggiornamento del sistema di misurazione e valutazione della performance per il 2023

Con riferimento alla proposta di aggiornamento del sistema di misurazione e valutazione della performance per l’anno 2023 il Cobas/Codir non può che ribadire tutte le perplessità già evidenziate formalmente nel corso di questi anni, a cominciare dalla complessità delle procedure da cui deriva la quasi impossibilità di rispettare la tempistica prevista.
Nel richiamare, pertanto, integralmente il contenuto della nota di questa O.S. prot. n. 21/1019 del 27 luglio 2021, che ad ogni buon fine si allega in copia, si ribadisce che anche
la nuova proposta ripropone l’ambiguità tra azioni e obiettivi assegnati al personale del comparto non dirigenziale. Non si chiarisce, infatti, se gli obiettivi possono essere assegnati solo alla dirigenza o a titolari di posizioni organizzative, a cui spetta un’indennità ad hoc per il loro raggiungimento mentre per il personale del comparto si debba parlare di azioni o apporto agli obiettivi della struttura.
La nuova proposta non tiene conto della necessità, più volte manifestata, di rendere più equo il sistema di valutazione ed evitare discriminazioni tra dipendenti che vengono valutati, già da molti anni, dalla dirigenza di struttura secondo metri di valutazione discrezionali e non omogenei. Si ribadisce la necessità che vengano adottate altre tipologie di valutazione che vadano oltre la mera valutazione effettuata dal superiore gerarchico.

Le “Linee guida per la misurazione e valutazione della performance individuale” n. 5/19 della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Funzione Pubblica prevedono la possibilità, per l’Amministrazione, di introdurre nel proprio Sistema nuovi metodi di valutazione che prevedono il coinvolgimento di ulteriori soggetti valutatori.

Un sistema di valutazione più equilibrato e obiettivo, infatti, non può che andare a beneficio della macchina amministrativa anche per il rilievo che la stessa valutazione avrà relativamente alla progressione economica orizzontale e verticale del personale.

Non è stata, inoltre, accolta la richiesta di una omogeneizzazione del sistema di valutazione tra comparto e dirigenza: mentre il dirigente che consegue una valutazione insufficiente perde solo la parte dell’indennità di risultato pari al 30%, il personale del comparto con una valutazione insufficiente (minore di 60), percepisce ORA una quota di salario accessorio pari a zero, contrariamente al sistema adottato in precedenza che ha previsto l’erogazione di un compenso minimo pari al 70% per la partecipazione al piano di lavoro.

Il personale del comparto risulta, altresì, danneggiato dalle risultanze della valutazione della performance organizzativa. Infatti, in caso di performance organizzativa del dipartimento, in quarta fascia (da 0% a 49%), il personale del comparto verrebbe “punito” oltremodo per scelte politiche, programmatiche e amministrative su cui non solo non ha avuto alcun ruolo e che ha, invece, per certi versi, subito. (pag. 39, punto 12, tab. 4/1).

Per quanto sopra, considerate le refluenze che suddetto sistema di valutazione avrà certamente nei confronti di alcuni istituti contrattuali (progressione economica orizzontale, distribuzione del salario accessorio, differenziazione del premio individuale, etc.), si chiede, ancora una volta, di volere apportare alcune modifiche che possono così
riassumersi:

1. semplificazione delle procedure e introduzione come parametro di misurazione del rispetto dei termini di conclusione di un procedimento amministrativo;

2. precisazione sugli obiettivi che sono solo della dirigenza o dei titolari di posizione organizzativa;

3. superamento del sistema di valutazione gerarchico con altri sistemi più equilibrati come la valutazione dal basso (bottomup) o la valutazione a 360°;

4. garantire anche al comparto una quota minima di salario accessorio pari almeno al 70%.

Si rappresenta che, qualora le proposte di modifica non dovessero essere accolte il Cobas/Codir confermerà, come per gli anni precedenti, il proprio giudizio assolutamente negativo nei confronti del sistema di misurazione e valutazione della performance .


Proposta di aggiornamento del sistema di misurazione valutazione della performance per il 2023

Proposta di aggiornamento del sistema di misurazione valutazione della performance per il 2023

Ai sensi e per gli effetti dell’articolo 4 del vigente CCRL del comparto non dirigenziale e dell’articolo 4 del CCRL del personale con qualifica dirigenziale si fornisce l’informazione preventiva concernente l’aggiornamento del sistema di misurazione e valutazione della performance per l’anno 2023.
A tal fine si rappresenta che la proposta è stata elaborata sulla base delle raccomandazioni del parere obbligatorio e vincolante reso dall’Organismo Indipendente di Valutazione con nota n. 326 del 04/03/2022 e successiva integrazione prot. n. 360 del 18/03/2022 sulla proposta di aggiornamento per l’anno 2022.
La stessa è stata adeguata ai contenuti del C.C.R.L. della dirigenza per il triennio 2016/2018, alla normativa concernente il Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO) e alle disposizioni dell’articolo 4 della legge regionale 26/2020, per il quale l’articolo 1 della stessa legge prevede l’entrata in vigore a decorrere dalla diciottesima legislatura.
Inoltre, con nota prot. n. 96485 del 29/09/2022 è stato richiesto il prescritto parere obbligatorio e
vincolante all’Organismo Indipendente di Valutazione reso con nota prot. n. 1142 del 28/11/2022 alle cui prescrizione la predetta proposta è stata conseguentemente adeguata.
Con nota prot. n. 98067 del 05/10/2022 è stato richiesto il parere/contributo al CUG fornito con nota prot. n. 150 del 02/11/2022; anche in questo caso, relativamente al contributo fornito e condiviso, la proposta è stata conseguentemente adeguata.


Proposta Cobas/Codir di aggiornamento del sistema di misurazione e valutazione della performance per il 2023