Assurda sentenza della Corte Costituzionale. I tagli dei maxi stipendi (sopra i 90mila euro) dei dirigenti pubblici e dei magistrati sono incostituzionali

Alla fine ha ragione Mario Monti che, con la spending review, sta facendo pagare solo i morti di fame (pensionati, lavoratori dipendenti a basso reddito etc.).

La Consulta, infatti, con una sentenza che lascia di stucco (sentenza n. 223/2012), ha stabilito che I tagli alle retribuzioni superiori ai 90mila euro dei soli dipendenti pubblici, previsti dal decreto legge numero 78 del 2010, sono incostituzionali. Illegittima anche la decurtazione ai compensi dei giudici.

A giudizio della Corte Costituzionale le disposizioni impugnate si pongono «in evidente contrasto» con gli articoli 3 (“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge…”) e 53 (“Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva….”) della Carta fondamentale. «L’introduzione di una imposta speciale, sia pure transitoria ed eccezionale, in relazione soltanto ai redditi di lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni vìola,  infatti, il principio della parità di prelievo a parità di presupposto d’imposta economicamente rilevante». Secondo la Consulta, a parità di reddito lavorativo, il prelievo è ingiustificatamente limitato ai soli dipendenti pubblici.

Ci sarebbe da chiedere ai della Consulta se il blocco dei contratti e della vacanza contrattuale non siano parimenti, forse ancor di più discriminatori perché colpiscono le fasce più deboli.

Scarica la sentenza della Corte Costituzionale n. 223/2012

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

2 Risposte a “Assurda sentenza della Corte Costituzionale. I tagli dei maxi stipendi (sopra i 90mila euro) dei dirigenti pubblici e dei magistrati sono incostituzionali”

  1. Sappiate che i dirigenti pubblici e i magistrati si portano appresso con i loro aumenti stipendiali, non essendo contrattualizzati, anche i nostri signori onorevoli, ministri, i professori universitari, i medici, i generali e ufficiali e personale di tutte le forze armate, e pertanto della sentenza della corte costituzionale beneficieranno in tanti e a che fior di stipendi.
    UN’INCAZZATA NER

  2. Un’altra sentenza dei “parrucconi” che tutela la casta degli alti funzionari pubblici e, quindi, anche loro stessi.
    Non è solo nella politica che si annida il marciume….
    E’ l’unico argomento che condivido tra quelli che sosteneva Berlusconi.

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