La liquidazione può attendere. 200 regionali in attesa di liquidazione

Servono 23 milioni per pagare le liquidazioni.

Tanti ne avrebbe chiesti il direttore del Fondo Pensioni Ignazio Tozzo per chiudere queste pratiche ma, sembrerebbe, che al momento in bilancio non ci sia nulla.

In attesa di liquidazione ci sono anche gli ultimi dirigenti generali andati in pensione: Giovanni Carapezza e Francesco Attaguile.

La giunta regionale ha approvato il disegno di legge sui precari della Regione

Il DDL prevede, intanto, la proroga dei contratti fino al 31 luglio p.v..

Il DDL prevede, inoltre, che le imprese che parteciperanno alle gare pubbliche in Sicilia avranno un punteggio maggiore se accetteranno di assumere, per la durata dell’appalto, almeno il 20% dei precari della Regione e degli enti locali, una platea di circa 25 mila persone.

Il governo predisporrà una lista dei precari che saranno distinti in base alle funzioni in modo tale che le imprese potranno attingere le professionalità necessarie. Alla fine dell’appalto il personale precario ritornerà in carico alla Regione, riacquistando lo status che viene sospeso durante il rapporto con le imprese private.

La riscossione dell’IMU nella Regione Siciliana viola lo Statuto autonomistico?

Secondo alcuni in Italia, l’Imu, rimane un balzello, comunque legittimato dalla legge. In Sicilia, invece, tale legittimazione non esiste.

La riscossione dell’IMU nella Regione Siciliana viola lo Statuto autonomistico nell’articolo 36 in cui risulta che spetta alla Regione stabilire quali tributi far pagare ai siciliani; tributi che rimarrebbero in Sicilia, riservando allo Stato “solo” le imposte di produzione e le entrate dei tabacchi e del lotto. La viola, inoltre, negli articoli 14 riguardo la legislazione esclusiva della Regione in tema di urbanistica, e nell’art. 15 in cui è sancito che alla Regione spetta la legislazione esclusiva e l’esecuzione diretta e in materia di circoscrizione, ordinamento e controllo degli enti locali.

Il Cobas/Codir chiede al Fondo Pensioni Sicilia l’attivazione di una convenzione con Istituti Finanziari per il personale in quiescenza

Attivazione convenzione con Istituti Finanziari per il personale in quiescenzaIn analogia con quanto stipulato dal Dipartimento Funzione Pubblica per il personale regionale in servizio il CobasCodir ha chiesto al Fondo Pensioni di volere attivare apposita convenzione con banche o istituti Finanziari per il personale regionale in quiescenza.

Ciò al fine di venire incontro alle molteplici esigenze economiche dei pensionati che non dovessero rientrare, in tempi brevi, nelle graduatorie dei prestiti erogati direttamente dal Fondo e, inoltre, evitare ogni sperequazione e disparità di trattamento con i dipendenti in servizio.

Autorizzazione pagamenti 2012 nei limiti del patto di stabilità

Preso atto della nota prot. n. 168218 del 13 dicembre 2012 con la quale il Dirigente Generale del Dipartimento della Funzione Pubblica e del Personale ha invitato i Servizi Gestione Giuridica ed Economica a provvedere al pagamento dell’indennità di mensa relativa anche ai rientri non obbligatori nei limiti dei budget assegnati, Il Cobas/Codir chiede al Ragioniere Generale la proroga del termine, fissato al 14/12/12, per l’inoltro dei titoli di spesa alle competenti Ragionerie Centrali al fine di non aggravare ulteriormente il patto di stabilità per l’anno 2013.

Lo squallido mercato delle deleghe sindacali. “Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non t’accorgi della trave che è nel tuo”?

Leggendo qua e là mi sono imbattuto in un post, pubblicato su un blog, che, giustamente, biasima lo squallido mercato delle deleghe sindacali. Secondo l’autore del post alcune sigle sindacali “mendicherebbero” le deleghe sindacali, anche per un mese, al fine di poter vantare un “maggior peso” contrattuale.

Se ciò corrispondesse al vero sarebbe, sicuramente, una vergogna allo stesso modo in cui sarebbe, ad esempio, riprovevole quella che si potrebbe definire “l’iscrizione di scambio” (tu ti iscrivi al sindacato XXXX e io ti faccio assegnare questa o quell’altra indennità, lo straordinario o l’art. 94 – compenso per la qualità della prestazione professionale individuale).

È una vergogna e chi si presta a questo poi non si può lamentare di come “operano” questi sindacati.

Quella dell’iscrizione di scambio sarebbe, a mio avviso, una pratica ancora più grave del “pietire” l’iscrizione di fine anno per avere un “peso” ai tavoli contrattuali.

La richiesta dell’iscrizione al sindacato in cambio ad es. dell’assegnazione dell’art. 94 (compenso per la qualità della prestazione professionale individuale) o di un tot numero di ore di lavoro straordinario o dell’indennità informatica, presupporrebbe che qualche datore di lavoro si presti a questo sporco gioco.

Ma i favori sono reciproci e viene sempre il momento in cui si devono ricambiare e il datore di lavoro, presto o tardi, presenta il conto, e quando arriva il conto è storicamente dimostrato che il sindacato abbandona i lavoratori al proprio destino (eliminazione della “scala mobile”, riforma delle pensioni, abolizione dell’art. 18, esuberi e mobilità nel pubblico impiego, BLOCCO DEI CONTRATTI, etc. etc., solo per fare qualche esempio).

Intelligenti pauca.

Adeguamento retribuzioni dei regionali a quelle dei ministeriali. Si sta valutando l’estensione gratuita a tutti

Adeguamento retribuzioni dei regionali a quelle dei ministerialiPalermo, 18 dicembre 2012
Alcuni “sapientini” affermano, presuntuosamente, di possedere la verità assoluta e la primogenitura su di un ricorso che, invece, trae origine da anni di battaglie, manifestazioni, comunicati ed interventi stampa (riscontrabili nei siti internet) nei quali, COBAS/CODIR e SADIRS, rispettivamente, hanno osteggiato e denunciato i blocchi dei contratti (subiti in silenzio dai sindacati confederali) proprio perché avrebbero causato, per la prima volta nella storia siciliana, l’abbassamento delle retribuzioni dei regionali al di sotto della soglia Statutariamente prevista.

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Precari. La proroga non sarà automatica.

L’emendamento del governo prevede che i contratti possano essere prorogati, ferme restando le leggi in vigore.
Quindi, rispetto dei vincoli finanziari e delle compatibilità con le piante organiche rivisitate dalla spending review.
In altre parole, non potrà essere prorogato il contratto se il posto non c’è più.
Lo stabiliranno, caso per caso, le singole amministrazioni.

C’è da vedere come farà la regione a prorogare i contratti dei 750 precari storici se non approva il bilancio.

Pubblicato nella Gurs lo schema di convenzione con le società finanziarie per la concessione di prestiti ai dipendenti

È stato pubblicato a pagine 69 della Gurs n. 52 del 7 dicembre 2012 lo schema di convenzione di tipo aperto per consentire ai dipendenti della Regione siciliana di accedere alle forme di finanziamento a condizioni favorevoli in atto praticabili sul mercato per una durata massima di dieci anni da estinguersi mediante restituzione di una quota dello stipendio fino ad un massimo di un quinto.

Lo schema di convenzione riguarda, al momento, solo i dipendenti regionali.

Il Cobas/Codir ha già chiesto al Fondo Pensioni (che è un Ente autonomo e, in quanto tale deve farlo autonomamente) di stipulare analoga convenzione per i pensionati regionali.