Come volevasi dimostrare. La regione non trova le professionalità al proprio interno e si rivolge all’esterno

Il progetto “Streets”, finanziato dall’Unione europea prevede il contributo di cinque ingegneri e architetti specializzati in trasporti. Il governo li cerca tra i dipendenti regionali. Ma non ne trova. Così ecco l’avviso pubblico alla ricerca degli esperti.

Il vero problema è che nei vari atti di interpello per la ricerca di particolari professionalità appartenenti al ruolo organico dell’amministrazione regionale, non si fa riferimento ad alcun budget economico disponibile per retribuire l’incarico.

Per quale motivo, dunque, il personale del comparto non dirigenziale dovrebbe mettere a disposizione dell’amministrazione la propria professionalità, assumendosi anche responsabilità, senza compenso aggiuntivo rispetto ad un qualsiasi altro funzionario direttivo?

Per quale motivo un funzionario direttivo con laurea specifica dovrebbe svolgere un’attività di carattere dirigenziale senza il compenso spettante al dirigente che gli lavora a fianco?

La verità è che questi atti di interpello sono predisposti NON per reclutare personale interno, ma sono indispensabili per poter poi giustificare assunzioni a tempo più o meno determinato e/o incarichi di consulenza esterna.

Quale potrebbe essere la soluzione?

Basterebbe formare il personale interno dirigenziale, o quello del comparto adeguatamente incentivato, con corsi specifici all’occorrenza e, in pochi mesi si potrebbe disporre di tutte le professionalità necessarie.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

3 Risposte a “Come volevasi dimostrare. La regione non trova le professionalità al proprio interno e si rivolge all’esterno”

  1. Mi pare di essere stato sufficientemente chiaro nella premessa. “Adeguatamente” non può certo significare 1.300/1500 euro di famp….

  2. …. l’importante è che ci si intenda sull’avverbio “adeguatamente”.

I commenti sono chiusi.