Crisi. A Napoli dopo il caffè arriva il «pane sospeso»

PoveroC’era una volta il caffè sospeso, espressione celeberrima di quella sorta di welfare spontaneistico che a Napoli vige dalla notte dei tempi: chi ai piedi del Vesuvio è particolarmente felice, rende grazie alla sorte entrando in un bar e pagando due espressi, il primo per sé e il secondo per chi verrà dopo di lui e non avrà risorse sufficienti per prendersi la propria corroborante «tazzulella».

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir