Tutti i Paesi Ue, compresa l’Italia, inseriranno “una stima nei conti (e quindi nel Pil)” delle attività illegali, come “traffico di sostanze stupefacenti, servizi della prostituzione e contrabbando (di sigarette o alcol)”. La novità sarà inserita a partire dal 2014 nei conti, in coerenza con le linee Eurostat.
Quale sarà il contributo della Sicilia a questo nuovo ricalcolo dell’economia illegale?
- Repubblica – Istat: dal 2014 droga e prostituzione in calcolo Pil
- LiveSicilia – Miracoli della statistica La Sicilia è diventata ricca