Finanziaria. Il testo presentato ai deputati durante il vertice di maggioranza a Palazzo d’Orleans. La scure cadrà soprattutto sui regionali

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Una manovra  di 23 articoli.

La scure cadrà soprattutto sui regionali.

Confermato il taglio del 30 per cento delle poltrone da dirigente, ne salteranno circa 600 con «risoluzione unilaterale del contratto» senza clausola di salvaguardia.

Dal 1° luglio 2015 tutti gli importi degli assegni di quiescenza di chi andrà in pensione «non potranno superare l’importo complessivo secondo la disciplina statale».

Dal 2015 al 2018 sarà messo in pensione d’ufficio chi ha i requisiti pre-Fornero, cioè la “quota 96” tra anni di lavoro ed età anagrafica.

In sintesi, si potrà andare in pensione anche con meno di 65 anni d’età, ma con il calcolo dell’ assegno secondo le norme statali. Una stangata che coinvolgerà anche gli assunti prima del 1986.

Via libera invece ai trasferimenti dei dipendenti regionali entro 50 chilometri dall’attuale sede.

Prevista poi l’equiparazione alle norme statali per quanto riguarda la decurtazione per i primi 10 giorni di malattia.

I permessi per particolari motivi personali o familiari passano da 45 a 3 per anno solare.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

4 Risposte a “Finanziaria. Il testo presentato ai deputati durante il vertice di maggioranza a Palazzo d’Orleans. La scure cadrà soprattutto sui regionali”

  1. Ma al di la della difesa dei sindacati vorrei sapere se un’azione del genere è legale.

  2. Praticamente i consiglieri e i sindaci sono difesi da crocetta e dai deputati per quanto rguarda il taglio dei compensi e noi regionali da chi siamo difesi dal taglio delle pensioni?

  3. “Dialogheremo con le parti sociali” dice crocetta, allora possiamo stare tranquilli perche voi, ovviamente, non farete passare una simile porcata (taglio pensioni)

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