Dopo essersi schierato contro il taglio degli stipendi di sindaci e consiglieri che, a suo dire, avrebbero paghe da operai, sentite cosa dichiara nell’intervista.
Nella bozza si parla chiaramente dei tagli ai dirigenti, della riduzione di premi e straordinari, dell’adeguamento della pensione dei regionali a quella degli statali e dei prepensionamenti obbligatori. Sono misure che condivide? «Non solo le condivido, le ho anche proposte io in passato ma l’Ars si è sempre rifiutata di approvarle.
Per il nostro presidente avere una pensione giusta per vivere una vecchiaia dignitosa è un privileggio? Non considerando che tanti di noi hanno ancora figli studenti o disoccupati a casa.
Cominci a tagliare dai suoi uffici, quelli della Segreteria Generale (ed equiparati) con la famosa “indennità di presenza” per i dipendenti che prestano servizio là, l’anacronistica e pomposa “batteria di Palazzo d’Orleans”, l’analogo beneficio esteso agli uffici dell’assessorato Economia, Audit e compagnia bella, e dell’Ufficio Legislativo e Legale.
E chiuda i ridicoli e costosi Uffici di Roma e Bruxelles con le loro “speciali indennità”: a cosa sono serviti finora e cosa potrebbero mai servire in futuro?