I Giudici hanno richiamato i precedenti giurisprudenziali per i quali la falsa timbratura del cartellino può rappresentare una condotta grave che lede irrimediabilmente il vincolo fiduciario con il datore di lavoro e può giustificare il licenziamento (vedi Cass. n. 24796/2010 e Cass. n. 26239/2008).
- Il Quotidiano della Pa – I furbetti del cartellino: “Sì” della Cassazione al licenziamento per giusta causa