Il Trattamento di Fine Rapporto, ecco come funziona e come si calcola

Il Trattamento di Fine Rapporto, ecco come funziona e come si calcola

Scritto da: Lavorofisco.it 11 febbraio 2014

Il Trattamento di Fine Rapporto, ecco come funziona e come si calcola

Il trattamento di fine rapporto – che la L. n. 297/1982 ha sostituito, dal 1° giugno 1982, all’indennità di anzianità – è un elemento della retribuzione la cui erogazione è differita al momento della cessazione del rapporto di lavoro.

Ai sensi dell’art. 2120, comma 1, cod. civ. in ogni caso di cessazione del rapporto, il lavoratore ha diritto ad un trattamento di fine rapporto.

Il trattamento di fine rapporto si calcola con riferimento ad una quota della retribuzione dovuta per ciascun anno (quota di competenza) da assoggettare a rivalutazione annuale secondo un tasso collegato all’andamento dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati.

In applicazione dell’art. 5, comma 1, L. n. 297/1982, per i lavoratori già in forza al 31 maggio 1982, l’indennità di anzianità che sarebbe spettata a quella data viene calcolata sulla base della normativa allora in vigore e si cumula a tutti gli effetti con il trattamento di fine rapporto.

Il trattamento di fine rapporto è dovuto – ex art. 4, comma 4, L. n. 297/1982 – per tutti i rapporti di lavoro subordinato (ivi compresi i contratti a termine, a tempo parziale, di apprendistato e di formazione lavoro) e matura anche durante il periodo di prova.

SOMMARIO:

1. Retribuzione utile ai fini del t.f.r.
2. Accantonamento annuo e rivalutazione
3. Calcolo del t.f.r. maturato
4. Richiesta di anticipazione del t.f.r.
5. Regime fiscale

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir