Lelio Cusimano piuttosto che porsi talune domande (come mai le società partecipate restano a tutt’oggi in piedi nonostante il governatore abbia ripetutamente promesso nei vari talk show la loro chiusura; come mai continuano a fioccare le nomina di esterni lottizzati dalla politica sia alla guida di dipartimenti regionali, sia alla guida di carrozzoni; il problema degli Ato rifiuti che per legge non esistono più dal 30 settembre 2013 ma che attualmente sono ancora li; il pasticcio dello scioglimento delle province, etc.) alcune delle quali, sapientemente, messe nero su bianco da Accursio Sabella in questo articolo di LiveSicilia: Crocetta e la danza dei dossier Il bluff delle gite in Procura, si chiede, invece, perché i dipendenti o i dirigenti regionali sarebbero così restii a spostarsi.
Come se questo fosse il problema principale della regione.
Che dire.
Complimenti per l’articolo!!!
A proposito dell’interpello.
Si tratta di un sistema che blocca la mobilità, in quanto vincolato al nulla-osta da parte del dirigente del dipartimento di provenienza ed al nulla-osta dell’ufficio verso cui si chiede il trasferimento. Il blocco è generalmente nel nulla-osta in uscita, poichè difficilmente viene concesso dal dirigente del dipartimento di provenienza. Lo so per esperienza.
Ho aderito a 3 atti di interpello, in cui venivano richieste delle competenze specifiche di cui sono in possesso, ma in tutti e tre i casi, il dirigente generale del dipartimento a cui appartengo non ha concesso il nulla osta. Forse poi hanno preso qualche consulente esterno!
Penso, che casi analoghi al mio siano parecchi nell’ambito dell’amministrazione regionale.
Ormai, quando vengono pubblicati gli atti di interpello, non li guardo perchè tanto è inutile, non vanno mai a buon fine!
Qualcuno dovrrebbe farlo capire a certi giornalisti.