Intervista a Antonio Naddeo – «Dirigenti Pa, va superato il limite dei 240mila euro»

Secondo Naddeo andrebbe rivisto il limite dei 240 mila euro agli stipendi pubblici. «Ormai sta funzionando come un tappo». «Il tetto è nato una decina di anni fa. Nel frattempo ci sono stati i rinnovi dei contratti che hanno fatto crescere le retribuzioni. Man mano si è ristretta la forbice tra chi già era al limite dei 240 mila euro e chi invece partiva più in basso. Oggi il Capo della polizia, quello della protezione civile o il Ragioniere generale dello Stato, guadagnano magari quanto un capo dipartimento di un ministero che ha responsabilità infinitamente minori. Non solo. Il Capo della polizia o della protezione civile, non potranno nemmeno avere i prossimi aumenti del contratto per non superare la soglia dei 240 mila euro». Il tetto «Andrebbe quanto meno rivisto creando dei parametri di riferimento in relazione alle responsabilità e al lavoro che fanno alcune alte qualifiche dello Stato secondo me è necessario. Dobbiamo evitare questo livellamento che rischia di rendere più difficile l’attribuzione di incarichi di alta responsabilità».

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

Una risposta a “Intervista a Antonio Naddeo – «Dirigenti Pa, va superato il limite dei 240mila euro»”

  1. Se i risultati sono quelli di sempre , altro che ingiusto appiattimento, io darei 3000 euro al mese , quasi quanto un Dirigente semplice o 2000 quanto ad un funzionario, i soli che rispondono davanti alla legge.
    Il Dirigente generale o il politico non hanno mai pagato .
    Di quali responsabilità si parla , per meritarsi 240.000 mila euro-
    Vengono destituiti, poi riincaricati, poi spostati, ma sempre loro sono.

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