Questo era il PD nel 2010 quando il bavaglio lo metteva Silvio Berlusconi. Ora che devono mettere un freno alle intercettazioni su Matteo Renzi, su Crocetta, sul figlio di Giorgio Napolitano va tutto bene.
Repubblica – Nuove norme sulle intercettazioni. Bagarre alla Camera: “No al bavaglio”
Huffingtonpost – Intercettazioni, bagarre in Commissione Giustizia. M5S: “Hanno paura, vogliono una legge bavaglio”
penso che tu abbia proprio ragione.
E’ ormai diffusa la tendenza a pubblicare indagini statistiche in cui il valore medio è considerato un indicatore di verità assoluta. Ma le cose non stanno proprio così, in uno studio statistico occorre studiare anche la variabilità dei dati sulla popolazione, e non solo la media.
Occorrerebbe conoscere in queste indagini, oltre il valor medio anche il valore di un indicatore di variabilità come la “varianza” o la sua radice quadrata detta “scarto quadratico medio”.
Questi indicatori ci farebbero capire come i dati sono più o meno dispersi attorno al loro valore medio. Praticamente, più alta è la varianza maggiore è la dispersione e cioè i dati sono meno concentrati attorno al valore medio, che a questo punto diventa un indicatore meno affidabile per misurare il fenomeno oggetto dello studio.
Viceversa una varianza più bassa, implica che i dati sono maggiormente concentrati attorno al valore medio che a questo punto diventa un indicatore maggiormente rappresentativo del fenomeno studiato.
Nelle studi statistici pubblicati sui giornali difficilmente si parla di variabilità, varianza etc., ma solo di media e quindi è probabile che si tratti di “statistiche del pollo”.
Scusate la banalizzazione , ma ho cercato di far comprendere in termini semplici e veloci il problema, che meriterebbe altri approfondimenti in altre sedi. Ciao