Con ordinanza n. 6847 dell’1 agosto 2014, il Giudice del Lavoro di Milano ha rigettato il ricorso di un dipendente licenziato dalla propria azienda per ragioni connesse all’uso di Facebook e di Internet sul luogo di lavoro (Trib. Milano, Sezione lavoro, R.G. n. 6847/2014, Dr.ssa Colosimo).
IL FATTO
Alla fine del 2013, un’azienda lombarda aveva formalmente contestato a un proprio dipendente di avere, in orario di lavoro, scattato foto all’interno di una propria unità produttiva, ritraenti il dipendente stesso con alcuni colleghi, e averle pubblicate in Facebook accompagnandole con commenti molto poco lusinghieri nei confronti del datore di lavoro. Non basta: secondo l’azienda, dalla cronologia di navigazione di un p.c. nella disponibilità del medesimo dipendente risultavano diversi accessi a siti di carattere pornografico in giorno e orario di lavoro….continua a leggere