L’ultimo spreco della regione. Indennità di polizia a 320 ex guardie forestali

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Sono i poliziotti della Regione, i dipendenti del Corpo forestale che per conto delle procure fanno indagini su illeciti penali e civili. Un ruolo che espone a rischi personali: per questo è previsto un compenso aggiuntivo, in media 600 euro al mese in più. Peccato però che il bonus sia rimasto anche nelle buste paga di chi ha lasciato il Corpo.

Un esercito di “comandati”, tutti rigorosamente con l’indennità prevista per chi fa indagini che loro non fanno. L’ennesimo spreco, che viene alla luce proprio mentre le guardie forestali lamentano i disagi causati dai tagli, a cominciare dalla mancanza di benzina per i mezzi di servizio. Uno spreco che appare come una beffa nella Regione a rischio default.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

7 Risposte a “L’ultimo spreco della regione. Indennità di polizia a 320 ex guardie forestali”

  1. Aros….Aros, anche tu alla fine ingeneri un poco di confusione, perchè tu lo sai che i 320 -ormai famosi – non hanno scelto volontariamente di andare via dall’Istituzione, anzi è da parecchio che tentano di ritornarci, come sai anche che molti di loro , anzi quasi tutti, non sono ex Guardie Forestali, ma appartenenti al ruolo tecnico del CFRS. Inoltre, sai benissimo che hanno continuato ad occuparsi- come te- di forestazione, dai posti in cui si trovano ancora, quindi non vedo perché , adesso , dovrebbero continuare a farlo con lo stipendio decurtato di 1/4 del totale, … quando dal 2001 le strutture dell’Amministrazione sono state “DUPLICATE” e con esse i posti di Dirigente Generale e Dirigente dei Servizi e Dirigenti delle UOB per 9 Province. Vogliamo fare i conti di quanto ci sono costate queste duplicazioni?? Vogliamo constatare se le cose sono migliorate e se c’era l’effettivo bisogno di moltiplicare le poltrone?? O vogliamo continuare a fare ancora i conti di quanto ci è costato fino ad ora questo “spreco” o questo “privilegio” di cui un poco godi ancora giustamente anche tu”?? Non è che pensi anche tu che il fatto che venga corrisposta la Indennità mensile pensionabile, anche ai colleghi del ruolo tecnico, sia una boiata pazzesca e sta portando la Sicilia in fondo al baratro ??? Spero di no !!!!

  2. Caro Filippo, mettiamo le cose in chiaro: quello che tu ironicamente definisci “il grande corpo forestale” non ha mai difeso queste storture legislative, anzi i forestali, quelli veri, che quotidianamente si distinguono per tutta una serie di attività che spaziano dalla tutela delle aree boscate alle aree protette, dall’abusivismo edilizio al contrasto dell’abbandono dei rifiuti, dall’antibracconaggio all’agroalimentare passando perfino dal codice della strada, sono rimasti nelle caserme, in pochi, con pochi mezzi, spesso con oltre 25 anni di usura e 400.000 km, veri e propri rottami, con pochissimo carburante, e tanti tanti altri problemi che non sto a raccontarti, è ti assicuro senza molte simpatie per quei colleghi che sono entrati nel corpo solo “per vincere un concorso”, accasarsi tra i regionali ed al primo concorso interno per amministrativi o qualche atto di interpello per qualche altro assessorato, lasciare finalmente la “pesante” divisa ma, grazie alle distorte norme vigenti portarsi in dote l’indennità dello scandalo. Chi è forestale, lo è nel sangue, è non lascia l’uniforme o una stazione di montagna isolata e disagiata per un posto da scribacchino. Purtroppo la mole di lavoro svolta dai forestali non è molto visibile causa una pessima informazione, ed i numeri rimangono sconosciuti ai più, il robusto numero di sanzioni amministrative, denunce penali, sequestri e arresti operati dall’oramai esiguo numero di forestali presenti nei distaccamentI (alcuni chiusi negli ultimi anni per carenza di personale) è quasi invisibile. Ti assicuro che questo personale non ha mai parteggiato per coloro che si sono volontariamente allontanati dall’istituzione portandosi in dote l’ex l’indennità di P.S.

  3. X Benedetto Mineo,
    Carissimo, ti invio la lettera che ho inviato al Sig. Antonio Fraschilla di Repubblica – Palermo, giusto per aggiungere un commento chiarificatore anche nel tuo blog, dove in genere tutti si esercitano ad indignarsi- perfino con i colleghi- per tutto a prescindere dalla conoscenza delle cose. Grazie per l’attenzione.
    Pino Di Gesaro
    Gentilissimo Sig. Antonio Fraschilla,
    dopo aver letto i “suoi” servizi su Repubblica -Palermo, sia Cartaceo che On-Line, del 4 e 5 Aprile u.s. ed essendo, diciamo così, parte in causa; mi corre l’obbligo di fare alcune precisazioni, anche perchè altrimenti quello che Le hanno detto il Presidente Crocetta e l’Assessore Caleca- in articolo riportato fra virgolette-potrebbe risultare molto grave e per di più potrebbe sembrare che gli stessi non sappiano di cosa stanno parlando, mentre lo fanno.
    – l’indennità di cui si parla non si è mai chiamata “Indennità di polizia giudiziaria” e discende direttamente dalla analogia con il CFS, delle funzioni svolte dagli appartenenti ai ruoli del CFRS, indipendentemente dalle qualifiche in esso rivestite o alle mansioni svolte;
    -Detta così sembrerebbe che l’Assessore Caleca si sia ritrovato fra le p….. circa 300 dipendenti di ruolo al CFRS ma in servizio al Dipartimento dello Sviluppo Rurale. Invece così non è.
    L’Assessore Caleca, che è anche da me stimatissimo Avvocato, da Uomo di Legge , non può aver detto quelle cose virgolettate, senza prima verificare che a monte, e cioè il 10/04/2002 l’ assessore pro-tempore alla Agricoltura e Foreste della R.S. con Decreto Assessoriale n° 99042 -poneva, nelle more del riordino delle carriere del CFRS, il personale, in posizione di dipendenza funzionale dall’Ispettore Generale dell’Azienda e dai Dirigenti delle strutture in cui è articolata l’Azienda;
    -Vorrei chiedere all’Assessore come pensa che abbia fatto l’Azienda prima, Il Dipartimento Azienda dopo e infine il Dipartimento dello Sviluppo Rurale, con i suoi Servizi Periferici a portare avanti dal 2002 ad oggi i suoi- discutibili quanto si voglia- programmi di forestazione con le tante giornate lavorative effettuate da migliaia di operai forestali,…… senza il lavoro e la presenza di questi ” quasi 300, ex guardie forestali- grazie perla promozione- in forza al Dipartimento dello Sviluppo Rurale seduti etc…….” ;
    -Per quanto attiene alla mia posizione personale- di quella posso parlare con cognizione- posso rassicurare oltre a Lei, i suoi lettori e principalmente L’Assessore Caleca ed il Presidente Crocetta, che il mio lavoro, già dal lontano 15-Giugno-1989, non ha subito nessuna variazione di carattere dilatorio da quelle che erano le prerogative per cui sono stato assunto a seguito di regolare concorso, vinto brillantemente – anche con l’ausilio “di me trunza”-.
    In soldoni, io mi sono sempre occupato di organizzare il lavoro nei Cantieri forestali, seguendo precise direttive previste in “approvatissimi” progetti sottoposti al vaglio di organismi tecnici della R.S.
    Che nel frattempo siano cambiate le “strutture” della Amministrazione, sul mio lavoro non ha per niente influito, quello facevo e quello ho continuato a fare.
    A questo punto ometto di commentare quello che negli articoli succitati viene detto a proposito del mio/nostro lavoro, ma mi corre l’obbligo di precisare che Nessuno al Dipartimento dello Sviluppo Rurale si occupa di ” piante ornamentali, fiori e turismo” e nei cantieri forestali, Le assicuro che non ci occupiamo autonomamente di ” che piante mettere nei vivai, quali alberi piantare e che lavori far fare ai precari della forestale”, è troppo semplicistico liquidare con queste frasi sprezzanti e ironiche- anche se messe in bocca al nostro simpatico Presidente- il nostro lavoro.
    Inutile aggiungere che i suoi servizi sono offensivi e hanno ferito la dignità di più di un onesto lavoratore, perchè vede, come stigmatizzava un collega ( Franco 10):
    Anche io sono stanco di essere additato come il parassita del Popolo siciliano.
    Mi dovrei forse vergognare di essermi diplomato due volte a pieni voti, di aver vinto onestamente un concorso, di lavorare con professionalità’, onestà’, impegno, responsabilità’, dedizione e consapevolezza di essere al servizio del cittadino, rispettando i diritti e i doveri di tutti.
    Sono stanco di sentirmi additato perché’ sono un regionale e percepisco uno stipendio, per rispettare gli impegni e le scadenze, guadagnato senza guardare orari, giorni.
    Sono stanco di sentirmi addossare la responsabilità’ dello sfascio siciliano, di essere additato come la causa di tutti i mali.
    Le leggi non le faccio io, le devo applicare, la burocrazia non la governano i dipendenti, ma chi fa le leggi.
    Voglio e pretendo rispetto per chi, quotidianamente, porta avanti la propria dignità’ di lavoratore.
    Per chiunque voglia fare ironia sulla stanchezza si ricordi che non e’ fisica!!!

    Cordialmente a Sua disposizione per eventuali altri chiarimenti o precisazioni.

    Giuseppe Di Gesaro

    Istruttore Direttivo Forestale _Perito Forestale Capo
    del Ruolo Tecnico del Corpo Forestale della Regione Siciliana
    in servizio presso il Servizio 17° U.P.A. di Palermo del
    Dipartimento Regionale dello Siluppo Rurale e Territoriale

  4. Vedrete rimarrà tutto come è non riusciranno a tagliere nessuna indennità perchè il grande corpo dei forestali che proteggono i boschi e le scrivanie si opporranno e intavoleranno l”ennesimo tavolo di trattative che farà si che tutto rimarrà come prima. Non si farà nulla come sarà tutto per ridere e continuare a fare gossip mediatico.

  5. E, naturalmente, nessun sindacato se n’è mai accorto…..anzi, addirittura, se il caso fosse stato “scoperto” in un tempo non di vacche magre come l’attuale, chissà che qualche sigla non avrebbe avuto la sfrontatezza di giustificare l’assoluta necessità del mantenimento di tale indennità anche per i soggetti trasferiti…..

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