Precari da assumere nel privato. Scettici alcuni sindacati

La Regione prova a dirottare verso i privati parte dei precari.

Una norma inserita nel testo che consente le proroghe dei contratti (ma solo per sette mesi e non per un anno come in passato) impone che le amministrazioni pubbliche prevedano nei bandi che assegnano appalti di opere o servizi che il 20% del personale sia prelevato dalle imprese proprio dal bacino del precariato.
La norma, approvata martedì notte dalla giunta, non prevede un obbligo per il precario di accettare il trasferimento: c’è il timore che non superi la tagliola del Commissario dello Stato.

Chi rifiuterà il trasferimento verrà sospeso e dopo due o più rifiuti espulso dal sistema pubblico: perderà dunque tutto.

L’invito a spostarsi verso i privati è indirizzato ai 18 mila Lsu degli enti locali, ai 700 contrattisti della Regione, ai 3 mila ex Pip di Palermo, ai mille operai dei consorzi di bonifica e agli oltre 6 mila Asu. Fin qui il piano di fuoriuscita.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir