Pressione fiscale al 52%, mai così alta. E a fine anno arriva la Tares

La pressione fiscale ha raggiunto nel quarto trimestre 2012 il 52%, con un aumento di 1,5 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Lo rileva l’Istat, aggiungendo che la pressione fiscale risulta pari nel 2012 al 44%, in aumento di 1,4 punti percentuali rispetto all’anno precedente…..Il peso del Fisco vola al 52%, scende il peso del deficit sul Pil….

C’è da supporre, tuttavia, che la pressione fiscale aumenterà ulteriormente. A fine anno, infatti, arriva la Tares.

La Tares è la nuova e salatissima tassa sui rifiuti, che prenderà il posto della Tia (Tariffa di igiene ambientale) e della Tarsu (Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani).

In poche parole la Tares è un nuovo tributo che, a differenza della Tarsu, non servirà solo per coprire il costo del servizio di raccolta di rifiuti, ma anche quello per l’illuminazione pubblica e la manutenzione stradale.

Pensata dal governo Berlusconi, è stata resa esecutiva da quello Monti e verrà calcolata sulle dimensioni dell’immobile e permetterà così agli enti locali di compensare i tagli romani.

La Tares, rispetto alla Tarsu, presenta due importanti novità: la pagheranno i residenti e non i proprietari e soprattutto cambiano i coefficienti sui quali viene calcolata.

In poche parole, non conteranno solo metri quadrati e destinazione d’uso, ma anche il numero dei componenti del nucleo familiare.

A risparmiare saranno così i single, per le coppie non dovrebbe cambiare granché mentre a subire la stangata saranno le famiglie più numerose, oltre alle attività commerciali, artigianali e alla grande distribuzione.

Stando alle ultime determinazioni del governo per il 2013 resta in piedi il meccanismo della Tarsu per le prime due rate: si pagherà quanto pagato l’anno scorso. Sull’ultima rata di dicembre ci sarà un conguaglio per il pagamento della maggiorazione di 30 centesimi a metro/quadro.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir