Non sono solo i politici a dover mettere in piazza (virtuale) i propri redditi. Sui siti istituzionali della Pubblica amministrazione devono finire anche le dichiarazioni dei manager delle società partecipate, e quelle dei coniugi se danno l’assenso. A questi obblighi sono tenuti anche i dirigenti scolastici, le università, le Camere di commercio e tutte le altre ramificazioni della «Pubblica amministrazione» nel senso più largo del termine. Per chi non si adegua, la multa può arrivare fino a 10mila euro.
Sarà interessante confrontare, quando e se verranno resi disponibili on line, i redditi dei dirigenti regionali “prima” e “dopo” la dichiarata decurtazione del 20% sul loro trattamento accessorio.
Ho idea che ne vedremo delle belle….