Renzi ha occupato la Rai. Cacciato Giannini. Depotenziati Iacona e Gabanelli. Sul referendum pochi dibattiti e costituzionalisti del NO imbavagliati

Renzi occupa la Rai
Il Fatto Quotidiano del 30 maggio 2016. Per scaricare l’articolo dal sito dell’Ars, clicca sopra l’immagine

Per il momento, Daria Bignardi a Rai3 è la scelta più eclatante. Non soltanto per la sintonia con il fiorentino, ma per il valore culturale e simbolico di Rai3, ultimo avamposto mediatico di una sinistra non renziana che in politica, invece, s’è già estinta.

Bonificare la terza rete significa rimuovere per sempre la resistenza mediatica a Renzi. E la Bignardi è di un pragmatismo militante e militare.

Chi è il conduttore che Renzi detesta? Massimo Giannini di Ballarò. Con un comportamento spietato, la Bignardi (in privato, con le sue trame) e Cdo (in pubblico, intervistato da Gianni Minoli) hanno indicato l’uscita al giornalista, non confermato. Con la scusa del genere usurato dei talk show. In realtà, Viale Mazzini ha offerto già a dicembre lo scalpo di Giannini.

Quali sono i programmi che infastidiscono il governo? Report e Presadiretta, entrambi destinati a un deleterio trasloco: non più la domenica con il traino di Fabio Fazio, ma il lunedì nel vuoto di inizio settimana contro le serie tv di Rail, esperimento già fallito in passato.

Con un Ballarò rivisitato e corretto, cioè senza politica, con Report e Presadiretta più deboli e con il Tg3 senza Bianca Berlinguer, ecco la Rai3 di Daria Bignardi.

Anche i renziani confessano: il controllo di Palazzo Chigi sui canali del servizio pubblico sarà maniacale per blindare il referendum costituzionale di ottobre. Lo schema è svelato: meno dibattiti sul tema, incursioni di Renzi e dei ministri per sostenere il Sì, costituzionalisti del No silenziati. Soppressi i talk show (addio a Virus su Rai2), i telegiornali sono determinanti. E dopo le elezioni comunali, prima della campagna referendaria, Viale Mazzini cambierà proprio i direttori dei telegiornali.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

4 Risposte a “Renzi ha occupato la Rai. Cacciato Giannini. Depotenziati Iacona e Gabanelli. Sul referendum pochi dibattiti e costituzionalisti del NO imbavagliati”

  1. L’articolo 1 della Costituzione, al fine di adeguarlo ai nostri giorni, dovrebbe, presumibilmente (ribadisco presumibilmente), essere modificato nel modo seguente:
    “L’Italia è una Repubblica democratica verosimilmente dittatoriale, fondata sulla corruzione e sulla politica obsoleta. La sovranità appartiene, soltanto, ai politici di turno, che la esercitano nelle forme e nel rispetto dei privilegi dettati dalla corruzione.
    L’attuale articolo 70 della Costituzione è composto da 9 parole mentre quello proposto dal referendum da 430 parole.
    Questo dice (non)tutto… su come dovremmo votare.

  2. Bellissima questa notizia. UNA VERGOGNA TUTTA ITALIANA, – ITALIANI FATE ATTENZIONE, ANZI FACCIAMO ATTENZIONE, QUESTO E’ UN VERO ATTACCO ALLA DEMOCRAZIA, PUR DI MANTENERE I LORO POTERI, LE LORO POLTRONE FANNO E FARANNO DI TUTTO, PER DEMOLIRE LA DEMOCRAZIA. SIAMO E SE NON FACCIAMO NULLA, COMINCIANDO DALLE PROSSIME ELEZIONI, A SEGUIRE IL REFERENDUM, LASCEREMO TUTTO IN MANO A QUESTI signori. RIFLETTIAMO BENE, XKE’ COSI’ AVREMO UNA DITTATURA SENZA FUTURO. MANDIAMOLI TUTTI A KASA, SENZA PIETA’

  3. PER LA COSTITUZIONE, NOOOO! Anche questa “polpetta” della modifica (non riforma) della nostra amata Costituzione gli italiani ( con la i minuscola) sapranno come votare oppure come non andare a votare e magari dopo lamentarsi. Italiani sapere dire NO! Ing.Gaspare Barraco.Marsala.

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