Spending review. In arrivo anche le ferie obbligatorie a Ferragosto, Natale e Capodanno

  • Ferie obbligatorie a Ferragosto, Natale e Capodanno. Gli uffici pubblici resteranno chiusi nella settimana di Ferragosto e in quella tra Natale e Capodanno e gli statali saranno messi in ferie.
  • Vietato monetizzare su ferie non godute. Il dl sulla spending review prevede l’impossibilità per gli statali di monetizzare ferie, riposi e permessi non goduti. La disposizione si applica anche in caso di cessazione del rapporto di lavoro per mobilità, dimissioni e pensionamento. La violazione di queste disposizioni fa scattare automaticamente un’azione disciplinare ed amministrativa per il dirigente responsabile, oltre al recupero delle somme indebitamente erogate.
  • Blocco degli stipendi. Per due anni, dal 1 gennaio 2013 al 31 dicembre 2014, lo stipendio dei dipendenti delle società pubbliche non potrà superare quello del 2011.
  • Sospesi i concorsi. Sono sospesi i concorsi per l’accesso alla prima fascia dirigenziale, “non oltre il 31 dicembre 2015”.
  • P.A., ridotte le assunzioni. Le spese del personale della P.A. vengono ridotte in questo modo: le “facoltà assunzionali” sono ridotte al 20% per tutte le amministrazioni nel triennio 2012-2014, del 50% nel 2015 e del 100% a decorrere dal 2016. 
  • Riduzione dei permessi sindacali. A partire da gennaio del 2013, i permessi sindacali saranno ridotti del 10%. “I contingenti dei distacchi sindacali e dei permessi sindacali retribuiti … sono ulteriormente ridotti del 10%. La riduzione è effettuata a decorrere dal 1 gennaio 2013”.
  • Riduzione della pianta organica. Estensione a tutte le amministrazioni pubbliche della riduzione delle piante organiche attraverso un ‘taglio’ del personale del 10% per i dipendenti e del 20% per i dirigenti. Taglio che sarà preceduto da una mappatura delle piante organiche delle amministrazioni. Solo al termine di questa verifica saranno quantificati gli esuberi effettivi di personale. Per la gestione di queste eccedenze gli strumenti in campo prevedono sicuramente il ricorso alla mobilità obbligatoria di due anni all’80% dello stipendio, come stabilito dalla legge Brunetta. E, tra le ipotesi formulate dal governo, anche l’eventualità di derogare dalla riforma Fornero sulle pensioni mandando in pensionamento anticipato obbligatorio i dipendenti e i dirigenti del pubblico impiego che abbiano realizzato i requisiti previsti dalle vecchie regole, entro il 31 dicembre 2013.
  • Buoni pasto non oltre 7 euro. I buoni pasto degli statali non potranno superare i 7 euro a partire dal 1 ottobre prossimo.
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Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

3 Risposte a “Spending review. In arrivo anche le ferie obbligatorie a Ferragosto, Natale e Capodanno”

  1. Sono perfettamente d’accordo con te.
    I nostri politici che sono artefici e corresponsabili di questa crisi stanno tentando di far ricadere tutte le loro colpe su lavoratori e pensionati.
    La cosa buffa è che la Maria di turno ci casca.
    La Maria di turno è quella che prima ha votato Berlusconi e domani voterà Monti, “il salvatore della patria” che, giustamente, sta fustigando i dipendenti pubblici perché il periodo delle vacche grasse è finito.

  2. ma è per questo che l’Italia è sempre peggio, questa Maria da dove è uscita? io posso capire che in alcuni casi di mal gestione della cosa pubblica possano nascere dei problemi, tuttavia non sono proprio d’accordo che per una manciata di persone disoneste debba pagare tutta l’Italia che lavora e che sopratutto si fa in 4 per tutti i cittadini. la Signora qui parla di mobilità obbligatoria di part-time ma per chi? per tutti i dipendenti pubblici? e dico solo 1 cosa a titolo di esempio tutte le abitazioni che servirebbero in caso di mobilità dove le prendiamo e a quale prezzo? e tutti i soldi di riduzione degli stipendi nel caso di collocazione a part-time di migliaia di persone chi li intascherebbe? quei pochi che già ci derubano ora? e poi le famiglie di questi messi in part-time dove vanno a pranzo a casa di Maria?
    Ma io dico! con tutte le spese inutili che ci sono in Italia ad iniziare dagli stipendi di parlamentari e senatori, per non dire delle loro pensioni, ma proprio gli stipendi dei lavoratori dipendenti dobbiamo tagliare? vuoi vedere che adesso lo spreco è dovuto ai nostri 1.300.000 euro al mese. ma mi faccia il piacere!

  3. La situazione di notevolissimo degrado economico alla regione siciliana è nota a tutti e si acuirà sempre di più nei mesi e negli anni a venire! Si deve cambiare rotta in modo decisivo e categorico, incidendo con fermezza sulla spesa corrente ossia sugli stipendi che la regione mensilmente elargisce ad una marea di impiegati regionali. E’ FINITA, LA MANGIATOIA FACILE PER TUTTI !!! La regione dovrebbe valutare una notevole riduzione del personale impiegato, oppure mettere intanto a part_time almeno il 30% di tutto il personale per non parlare di tutti i precari che già dovrebbero convincersi all’idea di trovare un altro lavoro! Ci sono tanti uffici foto copia come: Genio Civile e Protezione Civile; che poi quest’ultimo non protegge proprio nessuno in quanto sono lo stessi dei poveretti allo sbaraglio! Si effettui subito, una mobilità forzata di tutti i dipendenti per riempire gli uffici sguarniti di personale e poi si vedrà automaticamente che gli attuali precari sono praticamente INUTILI!!!
    Se non si procederà in questi termini e i sindacati bloccheranno sempre ogni iniziativa positiva di riorganizzazione, la Sicilia sprofonderà nel baratro della povertà e dell’arretratezza senza ritorno!!!

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