Per la società regionale Sviluppo Italia Sicilia non c’è più nulla da fare, la chiusura è ormai cosa certa. L’assessore indica 2 strade da seguire. La prima è quella di recuperare direttamente i 75 dipendenti di Sviluppo Sicilia licenziati, o almeno una parte. Questo bacino finirà nell’elenco unico delle partecipate della Regione e, se l’Ars approverà a giorni un’apposita norma, dovrebbe transitare nella Sas, una delle più grandi partecipate regionali dove dovrebbero confluire un centinaio di dipen denti licenziati di altre società che hanno chiuso. «Ma questa strada ammette Marziano – dovrebbe richiedere un iter burocratico lungo e dunque servirebbe troppo tempo. Non possiamo permettercelo, dobbiamo fare partire i corsi al più presto». Ecco che potrebbe essere seguita la seconda strada, quella del personale dei due dipartimenti, Formazione e Istruzione.