Circolare di Patroni Griffi. I Ministri pubblichino online redditi. Ma la normativa sulla trasparenza in Sicilia non si applica?

Tutti i membri del governo dovranno pubblicare online i dati sulla loro situazione patrimoniale. Lo chiede in una circolare il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Filippo Patroni Griffi, “in ottemperanza delle normative sulla trasparenza”.

L’articolo 14 del d.lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 (Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni) prevede, infatti, che che le pubbliche amministrazioni pubblichino entro tre mesi dalla elezione o dalla nomina dei titolari di incarichi politici i seguenti documenti e informazioni:

  1. l’atto di nomina o di proclamazione, con l’indicazione della durata dell’incarico o del mandato elettivo; il curriculum;
  2. i compensi di qualsiasi natura connessi all’assunzione della carica;
  3. gli importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici;
  4. i dati relativi all’assunzione di altre cariche presso enti pubblici o privati, ed i relativi compensi a qualsiasi titolo corrisposti;
  5. gli altri eventuali incarichi con oneri a carico della finanza pubblica e l’indicazione dei compensi spettanti;
  6. le dichiarazioni previste dalla legge per il coniuge non separato e ai parenti entro il secondo grado ove gli stessi vi consentano.

Al momento, sul sito istituzione della Regione Siciliana, risultano pubblicati solo i curricula, i redditi dei dirigenti, i tassi di assenza del personale, etc (TRASPARENZA, VALUTAZIONE E MERITO). Dei redditi del presidente, assessori e deputati vari, nessuna traccia.

2 novembre 2012. Crocetta. “Voglio dimezzare gli stipendi dei parlamentari. Diranno no? Allora ce ne andiamo tutti a casa”

Se venissero pubblicati online i redditi così come previsto articolo 14 del d.lgs. n. 33 del 14 marzo 2013 (Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni), potremmo sapere con certezza se ai proclami sono seguiti i fatti.

Al momento, sul sito istituzione della Regione Siciliana, risultano pubblicati solo i curricula, i redditi dei dirigenti, i tassi di assenza del personale, etc (TRASPARENZA, VALUTAZIONE E MERITO). Dei redditi del presidente, assessori e deputati vari, nessuna traccia.

Anche il M5S che sembrava intenzionato a pressare il presidente su questo terreno (“Conservo in una cassetta di sicurezza il video della trasmissione Ballarò durante la quale il presidente Crocetta ha promesso di tagliarsi lo stipendio del 50%. Spero mantenga l’impegno”, dice il portavoce dei ‘grillini’ Giancarlo Cancelleri «Crocetta dice di dimezzarsi lo stipendio? Conservo il video»), fino ad oggi ha girato alla larga.

In compenso sono stati bloccati i rinnovi contrattuali ed è stata tagliata la mensa.

Gli stipendi salgono più dell’inflazione? Ma di quali stipendi si parla?

Si tratta del primo rialzo superiore al rincaro dei prezzi dall’agosto del 2010, dovuto soprattutto alla battuta d’arresto dell’inflazione, che ad aprile è precipitata all’1,1%. La variazione rispetto a marzo è del +0,3%. Il 46% dei lavoratori in attesa di rinnovo contrattuale.

ARAN Presentato il “Rapporto semestrale sulle retribuzioni dei dipendenti”

Il Presidente dell’Aran, Sergio Gasparrini, ha presentato oggi alla stampa il  rapporto sulle retribuzioni dei dipendenti pubblici, la pubblicazione semestrale  dell’Aran che fa il punto sull’andamento delle retribuzioni dei pubblici  dipendenti.   Il  Rapporto   analizza gli ultimi dati disponibili sulle retribuzioni dei dipendenti pubblici e sulla spesa complessiva per le retribuzioni  sostenuta  dalle pubbliche  amministrazioni.  Si conferma il quadro  complessivo,  già messo in luce dai precedenti numeri del Rapporto, caratterizzato da  retribuzioni sostanzialmente ferme e perfino in leggera diminuzione  (il  2011 fa segnare, su tutto il pubblico impiego, -0,8%).

La spesa per le retribuzioni dei dipendenti pubblici nel 2011 è stata di 170 miliardi di euro in calo dell’1,6% sul 201o. È il primo calo da oltre 30 anni, ovvero dal 1979.

Sul taglio del suo stipendio Crocetta dovrebbe mettersi d’accordo con se stesso

Rosario Crocetta2012Crocetta, preso dalla sua politica fatta di annunci e conferenze stampa “ad effetto”, per quanto riguarda il taglio della sua indennità dovrebbe mettersi d’accordo con se stesso.

30 ottobre 2012. Nella puntata di Ballarò Crocetta aveva dichiarato:….”taglierò il mio stipendio almeno della metà“….da allora silenzio totale.

13 marzo 2013. Probabilmente troppo occupato a risolvere il problema più grave della Sicilia: la rotazione dei dipendenti regionali, Crocetta si era dimenticato di tagliare il suo stipendio. Ma, nel frattempo, aveva cambiato idea (o si era dimenticato di quanto dichiarato a Ballarò) tanto da attaccare i grillini…..“Io ho bisogno di questi soldi per pagarmi le spese per la campagna elettorale, cosi’ non devo chiedere questi soldi a nessuno – dice Crocetta – I grillini non hanno avuto affrontare queste spese, per ragioni obiettive (…..)”…..

19 marzo 2013. I due neo eletti presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Piero Grasso, ospiti a Ballarò annunciano….il taglio dei loro stipendi….Il Sole 24Ore quantifica l’entità del teglio……Laura Boldrini passerà da uno stipendio netto di circa 17.700 euro a 12.500 euro. Più netto il taglio di Pietro Grasso, che passa da 18.600 a 9.000 euro netti al mese……

20 marzo 2013. Crocetta, ha preso la parola durante la seduta del parlamento regionale affermando:…..«Riduciamoci anche noi gli stipendi»…..strappando gli applausi dai banchi dei deputati 5 stelle.

21 marzo 2013. Crocetta dichiara:….“Da quattro mesi ho ridotto il mio stipendio”….cioè da quando mi sono insediato. Ma in quel momento non mi sembrava giusto rendere pubblica questa decisione, non volevo fare colpi di teatro.

Le sue conferenze stampa finora sono state una ricerca continua di colpi “teatro” e lui dice che non voleva fare teatro. In ogni caso, la riduzione del 30% riguarderebbe solo l’indennità di funzione di Presidente della Regione, mentre prenderebbe in misura intera l’indennità di deputato regionale. Bello sforzo!

Redditi. In Italia gli imprenditori dichiarano meno dei loro dipendenti

Sono 41,3 milioni i contribuenti italiani, e poco più del 23% ha un’imposta Irpef pari a zero. I redditi maggiori si trovano in Lombardia, i minori in Calabria. Il 5% dei contribuenti con redditi più alti ha il 22,9% del reddito totale che è pari a 805 miliardi di euro.

il reddito medio dichiarato dagli imprenditori è pari a 18.844 euro. Il reddito medio dei lavoratori dipendenti è di 20.020 euro, quello dei pensionati di 15.520 euro.

Ma di tagli agli stipendi dei politici manco a parlarne….. a cominciare dal governatore

“Io ho bisogno di questi soldi per pagarmi le spese per la campagna elettorale, cosi’ non devo chiedere questi soldi a nessuno – dice Crocetta – I grillini non hanno avuto affrontare queste spese, per ragioni obiettive (…..)”

Gli stipendi indigesti nella Sicilia in ginocchio

L’articolo sulle buste paga di assessori regionali e altri inquilini del Palazzo ha scatenato una valanga di commenti che la dice lunga sulla distanza tra politica e gente comune.

Grazia scrive: “I siciliani chiedevano la riduzione dei deputati e Crocetta ha deciso di farli diventare più di cento. Crocetta infatti ha nominato in giunta solo assessori esterni. Dodici esattamente, sommando ai quali i 90 deputati, si supera il numero di 100 persone”.

“Vergognati Crocetta. Avevi promesso negli show televisivi, in campagna elettorale ed in tutti i comizi che ti saresti dimezzato lo stipendio, non l’hai fatto!”, gli rimprovera Riccardo73……continua a leggere

Alla faccia dei tagli. Ecco le indennità degli assessori di Crocetta e quella dello stesso presidente…..e non solo

Nei giorni scorsi ho ricordato le promesse a vuoto dei politici (Crocetta compreso) di ridursi le indennità (grillini a parte).

Oggi LiveSicilia, approfittando della pubblicazione nel supplemento ordinario n. 1 alla GAZZETTA UFFICIALE DELLA REGIONE SICILIANA (p. I) n. 13 del 15 marzo 2013 (n. 8) degli incarichi attribuiti e compensi corrisposti a componenti di commissioni, comitati, consigli e collegi operanti nell’Amministrazione regionale, ha pubblicato un articolo che la dice lunga sui  tagli e i risparmi sui costi della politica promessi in campagna elettorale che, al momento, stanno colpendo solo i dipendenti.

Leggendo l’articolo scopriamo che gli assessori, TUTTI ESTERNI, hanno percepito un compenso di circa 20mila euro al mese, facendo lievitare i costi della politica.

I siciliani chiedevano la riduzione dei deputati e Crocetta ha deciso di farli diventare più di cento (90+12). Gli esterni, infatti, hanno lo stesso trattamento dei deputati.

Come mai i grillini non trovano nulla da ridire?