Trattative contratto all’ARAN Sicilia verso una svolta? Vedremo!

Palermo, 8 gennaio 2019 – Dopo una lunga trattativa animata da diversi “tira e molla”, sembrerebbe che – nel corso della odierna seduta presso l’Aran Sicilia – i Sindacati Autonomi del Cartello abbiano ottenuto alcuni sostanziali miglioramenti della proposta che potrebbero lasciare presagire (qualora l’Aran fosse disponibile a ulteriori modifiche irrinunciabili), MOLTO PRESTO il raggiungimento di un’intesa di massima che potrebbe portare alla firma definitiva del contratto giuridico ed economico del comparto non dirigenziale.

Si parla di 85 euro medi mensili di aumento (al netto dell’indennità di vacanza contrattuale già percepita e che non verrà considerata), più un aumento perequativo dell’indennità di amministrazione variabile tra i 15 e i 40 euro.
Si tratterebbe di un primo importante risultato della trattativa economica, ottenuto sulla base delle disponibilità delle somme stanziate dal governo regionale.

A ciò dovranno aggiungersi gli arretrati relativi agli anni 2017 e 2018 che, però, saranno proporzionalmente ribassati per consentire, appunto, l’aumento massimo possibile del rateo mensile “a regime”.
Grande affidamento poniamo anche sull’istituzione, sul piano giuridico, di un tavolo tecnico per la “RICLASSIFICAZIONE DEL PERSONALE”, nonché per l’ammodernamento, individuazione e attribuzione di tutte le indennità contrattuali. Tale strumento costituisce un elemento di novità che consentirà di percepire, appena pubblicato il contratto, gli aumenti economici, pur continuando la trattativa per un nuovo sistema classificatorio di tutto il personale regionale.

A ciò occorre aggiungere la previsione di una PROGRESSIONE ECONOMICA ORIZZONTALE divisa in tre anni per tutti i dipendenti (40%+40%+20% ultimo anno), nonché progressioni verticali per il 20% dei dipendenti: su questo punto continua il braccio di ferro dal momento che i Sindacati del Cartello chiedono ampie garanzie che nessuno dei lavoratori venga escluso da questo percorso previsto dalla legislazione nazionale.

Inoltre, le Organizzazioni del Cartello degli Autonomi hanno già chiesto di provvedere, immediatamente, alla predisposizione degli atti per l’AVVIO DEL CONTRATTO 2019-2021 E LA CONTESTUALE EROGAZIONE IN BUSTA PAGA DELL’INDENNITÀ DI VACANZA CONTRATTUALE.

Resta, al momento, comunque, da parte del Cartello Sindacale, la volontà di non sottoscrivere fintantoché tutti i tasselli di questo puzzle non trovino la giusta collocazione e dagli intendimenti verbali si passi a fatti compiuti e concreti nell’interesse biunivoco dell’Amministrazione e dei lavoratori regionali che attendono, da oltre 12 anni, un contratto dignitoso.

Il tavolo sarà aggiornato presumibilmente a lunedì della prossima settimana.

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

17 Risposte a “Trattative contratto all’ARAN Sicilia verso una svolta? Vedremo!”

  1. dobbiamo obbligatoriamente dare atto che il sindacato quando si siede al tavolo delle trattative é senza armi e l’arma che gli manca fondamentalmente é lo sciopero. il regionale appartiene alla famiglia di ARMAMUNI E PARTITI. Per cui chi é causa del suo mal pianga se stesso.

  2. sono solo chiacchere il fatto sta’ che il contratto che doveva essere firmato prima del blocco , è stato dimenticato. prima doveva essere contrattato quello di 12 anni fa, poi quelli dopo il blocco.

  3. @Rosario
    Mostrami un comunicato in cui si parla di aumenti vantaggiosissimi o di miglioramenti giuridici strabilianti. Mi pare anzi che il Cobas, ma anche personalmente, abbia sempre tenuto una posizione fortemente critica (https://benedettomineo.altervista.org/ma-cosi-questo-contratto-non-lo-firmiamo/) nei confronti delle varie bozze.
    Poi se si deve criticare solo per partito preso, allora è un altro discorso.
    Lo stanziamento é quello, e, tranne che non abbiamo (TUTTI e non solo 4 gatti) le palle dei francesi, non sarà aumentato, e posso dirti che sono tanti a dirci (coscienti del fatto che non siamo francesi) di prenderci questi aumenti che sono identici a quelli statali piuttosto che rischiare di perderli.

  4. perchè non dite chiaro che vi state accordando con un aumento di pochissimi spiccioli e che avete bruciato tutti gli arretrati degli anni scorsi? voi sbandierate come al solito contratti che definite vantaggiosissimi e che poi si rivelano immondizia travestita. alla fine chi percepirà uno stipendio medio al netto di 1500 euro avrà un aumento di 50 euro. chi con stipendio di 2000 ne avrà 70. arretrati mensili pari a euro 5 per il 2016 a euro 15 per il 2017 e euro 50 a regime….. se questo è il contratto che ci si aspettava dopo 12 anni siamo tutti dei cog…..ni. cerchiamo di impare dalla francia e finialola di prenderci per il c…..

  5. @Silvana
    Nel contratto ci rientri, considera però che, come nello stato, l’aumento maggiore é l’ultimo anno.

  6. @Rosario
    Il ricorso é una cosa, il contratto é un’altra cosa. I ricorsi sono in piedi. Se si dovessero vincere, l’amministrazione sarebbe obbligata a pagare

  7. anche se fosse …gli statali dal 2016 hanno avuto un adeguamento dello stipendio dopo un blocco di soli 6 anni. la regione sicilia li ha bloccati nel 2006 e 12 anni dopo ci ruba pure gli arretrati. il 13/11/2017 il dott. mineo scriveva sul blog: il mancato rinnovo del contratto é illegittimo ….lo ha stabilito la corte costituzionale. di questa affermazione dopo un anno rimane fumo….. tanto si sa i regionali in fatto di diritti hanno la memoria corta.

  8. Dott. Mineo, sono andata in pensione il 1 Luglio 2016 con la legge 9 Maggio 2015 rientro nell ‘aumento contrattuale considerato che la decorrenza del contratto è 2016-2018 (come gli statali)?

  9. Come ben lei sa da maggio 2018 ad agosto 2018 la legge era in vigore da come si legge anche nel blog lo stato vuole fare prestiti con le banche anche a tassi vantaggiosi la Regione no come si vuol dire un no si visi e inni si svidi

  10. @ennaion61
    Le leggi (legge di bilancio compresa dove vengono stanziati anche i fondi dei contratti) le fa il legislatore non i sindacati. Premesso ciò, i tempi di erogazione del tfr erano stati adeguati. L’impugnativa è stata perché mancava la copertura. Ora però lo Stato con quota 100 vorrebbe copiarli.

  11. Dott. Mineo il problema sta nel recepimento delle leggi e come fa più comodo allora se il contratto nazionale parte dal 2016 come mai la legge di stabilità del 2014 che dice il tfr/tfr deve essere pagato dopo 12/24mesi peche questo non accade?

  12. @Rosario
    I contratti nazionali hanno tutti decorrenza 2016-2018. Come farebbero gli arretrati a partire dal 2015?

  13. ma se gli statali hanno avuto il rinnovo nel 2015 perché perdere ulteriori 2 anni di rinnovo? e magari anche questo contratto sarà una incredibile conquista!!!!

  14. Ma Allora chi è andato in pensione con la l.r Maggio 2015 non rientra in questo aumento contrattuale e percepiranno il tfr chissà quando bella vittoria dei sindacati che rappresentano chissa chi, e della classe politica …tanto i pensionati prima di levano dai co….mi e meglio è grandissimo bella vittoria però i soldi mensili dei pensionati fanno comodo

  15. @Carmelo Settembrino
    La bozza potrebbe essere suscettibile di ulteriori limature, ma, stando all’ultima proposta, gli arretrati, in base alle risorse disponibili, dovrebbero essere relativi agli anni 2017 e 2018.

  16. Buona sera, sono in pensione dal 1 settembre 2017. Mi spettano arretrati con questo contratto che verrà siglato?

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