Un “bidone” per il Fondo Pensioni

Continua il braccio di ferro tra la Giunta di governo e il sindacato dei dipendenti regionali.

La Gazzetta del Sud del 5 maggio 2017

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

3 Risposte a “Un “bidone” per il Fondo Pensioni”

  1. Paolo, diciamocela tutta!
    Siamo dei pecoroni senza spina dorsale.
    Sono iscritto Cobas e come tanti altri del mio ufficio abbiamo chiesto di potere scendere in piazza sotto la bandiera del sindacato. Alla fine siamo stati d’accordo con le preoccupazioni del Cobas. Scendere in piazza in 4 gatti (perchè questi saremmo stati) avrebbe ulteriormente accentuato la debolezza di noi regionali prima di tutto e del sindacato in secondo luogo. So come funzionano queste cose e, alla fine, qualcuno si sarebbe affacciato dal Palazzo e avrebbe fatto notare al mondo intero che la protesta contro l’approvazione della norma sul Fondo Pensioni interessava solo a 4 scalmanati e che la maggioranza dei regionali era d’accordo.
    Prima di criticare, guardiamoci allo specchio!!!!!!!!!!!!!!

  2. Dipendenti regionali ed ex colleghi pensionati, svegliamoci e facciamo sentire con tutti i mezzi il nostro disappunto su questa azione inconcepibile , compriamo pagine di giornali, scriviamo al presidente della repubblica, rivolgiamoci alla corte Europea, non lasciamo solo i sindacati, non hanno piu’ purtroppo il potere di una volta, anche se ringrazio i COBAS / CODIR per la lotta che stanno attuando, non sono iscritto poichè piu’ di una volta hanno portato avanti delle lotte , almento alcuni di loro , che hanno dimostrato la poca conoscenza , nei dettagli, uscendo di fatto fuori tema, del problema per cui stavano lottando.
    Ed io credo , che la mia ignoranza in materia diritti del lavoro , dovrebbe essere colmata da chi mi rappresenta, ed a volte ne ho avuto piu’ contezza io che il sindacalista di turno chi mi rappresentava.
    Oggi l’interesse è di intere generazioni di dipendenti regionali, quindi ripeto l’appello ” SVEGLIAMOCI”

  3. Spero che intervenga la corte dein conti, per bloccare questa operazione assurda e senza alcun fondamento giuridico.

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