DDL Concretezza: per il Pubblico Impiego cosa cambia?

tratto da lentepubblica.it

DDL Concretezza: per il Pubblico Impiego cosa cambia?

Pubblicato da lentepubblica.it il 18 settembre 2018

Il tanto discusso DDL Concretezza, apre per il Pubblico Impiego svariati scenari: vediamo come si colloca nelle regole per i dipendenti pubblici.


Il consiglio dei ministri, nei scorsi giorni, ha adottato un ddl in materia di pubblica amministrazione, che sarà alla base del mega piano di assunzioni nella pa. Si tratta del tanto discusso DDL Concretezza, che per il Pubblico Impiego potrebbe apportare molte modifiche. Vediamo quali in un riepilogo.

DDL Concretezza e Pubblico Impiego

Sblocco totale del turnover, impronte contro i furbetti del cartellino, un nuovo nucleo concretezza per aiutare ma anche sanzionare le amministrazioni inadempienti, che finiranno in una vera e propria black list. Questo quantomeno nelle intenzioni. Il testo del DDL Concretezza infatti appare molto vario e variegato.

Come riportato nel documento, il Piano triennale delle azioni concrete per l’efficienza delle pubbliche amministrazioni, contiene le azioni dirette a:

a) garantire la corretta applicazione delle disposizioni in materia di organizzazione e funzionamento delle pubbliche amministrazioni e la conformità dell’attività amministrativa ai principi di imparzialità e buon andamento;

b) implementare l’efficienza delle pubbliche amministrazioni, con indicazione dei tempi per la loro realizzazione delle azioni correttive.

Il Nucleo della Concretezza

Il Nucleo della Concretezza effettuerà sopralluoghi e visite finalizzati a rilevare lo stato di attuazione delle disposizioni da parte delle pubbliche amministrazioni, nonché le modalità di organizzazione e di gestione dell’attività amministrativa alla luce dei criteri di

  • efficienza,
  • efficacia
  • ed economicità.

Assenteismo

Le amministrazioni pubbliche, a parte alcune eccezioni meglio specificate nel testo,  introdurranno sistemi di identificazione biometrica e di videosorveglianza in sostituzione dei diversi sistemi di rilevazione automatica, attualmente in uso.

Le pubbliche amministrazioni che già utilizzano i servizi di pagamento degli stipendi messi a disposizione dal Ministero dell’economia e delle finanze  provvederanno all’attuazione delle misure  con le risorse umane, strumentali, finanziarie disponibili a legislazione vigente e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, avvalendosi dei servizi di rilevazione delle presenze dal sistema “NoiPA” del Ministero dell’economia e delle finanze.

Per tutte le altre misure potete consultare a questo link il testo completo del documento.

La stroncatura della Corte dei Conti

Tuttavia, ricordiamo che la Corte dei conti della Puglia (deliberazione n. 8/2018), ha espresso un parere negativo sugli incrementi contrattuali e della Sezione centrale del controllo di legittimità sul salario accessorio dei precari. Espressa, secondo i giudici, l’illegittimità costituzionale di tale ulteriore disciplina legislativa adottata, come si indica nello stesso art. 1 del D.L. n. 65/2015, proprio al fine

“di dare attuazione ai principi enunciati nella sentenza della Corte costituzionale n. 70 del 2015, nel rispetto del principio dell’equilibrio di bilancio e degli obiettivi di finanza pubblica, assicurando la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, anche in funzione della salvaguardia della solidarietà intergenerazionale”.

Per questo motivo è stata deliberata la circolare della Funzione pubblica n. 2/2018, che corregge gli indirizzi delle precedenti 3/2017 e 1/2018, ha precisato come il limite del fondo del salario accessorio, fissato nel non superamento dei valori del fondo del 2016, poteva essere derogato in aumento pari «alla misura già percepita a titolo di trattamento accessorio comunque non superiore a quello medio pro-capite del fondo calcolato utilizzando i dati desumibili dalla rilevazione conto annuale (tabelle 1 e 13 al netto di eventuali arretrati), con riferimento alla specifica area di inquadramento e all’ultima annualità disponibile».

Il parere contrario della FLC CGIL

“Dietro ad alcune buone intenzioni c’è un impianto autoritario e pericoloso, incentrato sul controllo dei dipendenti del pubblico impiego”. Lo afferma la Flc Cgil parlando del cosiddetto ddl concretezza approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri. Se da una parte “risolve il paradosso della stabilizzazione dei precari degli enti di ricerca”, dall’altra, spiega il sindacato, le criticità contenute nel testo, soprattutto per il mondo della scuola, sono davvero “preoccupanti” .

Mobilità del personale. Individuazione nominativa del personale da trasferire. Il Cobas-Codir scrive al Comitato Unico di Garanzia

Il COBAS-CODIR scrive al CUG (Comitato Unico di Garanzia) chiedendo di conoscere l’avviso del “Comitato” in merito alla circolare prot. n. 16165 del 7 febbraio 2018 “Disposizioni in materia di mobilità infradipartimentale e interdipartimentale dei dipendenti dell’amministrazione regionale” e i relativi provvedimenti consequenziali che, in assenza della programmazione triennale dei fabbisogni su base dipartimentale, prevede lo stravolgimento e la vanificazione di qualsiasi criterio oggettivo in tema di mobilità del personale attraverso l’individuazione nominativa del personale da trasferire ravvisandosi nella sopra citata “individuazione nominativa”, a parere di questa Organizzazione sindacale, possibili fattori di rischio di discriminazione.. http://www.codir.it/site/it/?p=11872

Pensione Quota 100 a 62 anni con il sistema contributivo o misto? (fonte: InvestireOggi)

Secondo indiscrezioni il calcolo della pensione quota 100, dovrebbe essere così calcolato:

  • per chi possiede almeno 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995, il calcolo retributivo sino al 31 dicembre 2011, dopo il 2011 con il calcolo contributivo;
  • per chi possiede meno di 18 anni di contributi al 31 dicembre 1995, il calcolo retributivo sino al 31 dicembre 1995, dopo il 1995 con il calcolo contributivo;
  • per chi non possiede contributi al 31 dicembre 1995, con il calcolo interamente contributivo.

InvestireOggi – Pensione Quota 100 a 62 anni con il sistema contributivo o misto?

Saldo famp 2017. La Giunta (finalmente) ha esitato positivamente la relazione sulla performance

Dopo un inspiegabile ritardo, la Giunta regionale, nella seduta di ieri sera, ha finalmente esitato positivamente la relazione sulla performance 2017 a firma del Presidente della Regione che, inviata all’OIV (Organismo di Valutazione), di fatto sblocca immediatamente il pagamento del saldo FAMP 2017. Daremo notizia del pagamento nel più breve tempo possibile.

https://lnx.codir.it/site/it/?p=11866

Indebita erogazione di compensi aggiuntivi a dipendenti pubblici: è danno all’erario

Indebita erogazione di compensi aggiuntivi a dipendenti pubblici: è danno all’erario

Pubblicato il 15 settembre 2018


Al dipendente pubblico, in mancanza di una norma legittimante e di autorizzazione allo svolgimento di incarichi esulanti i doveri d’ufficio e comunque da svolgere al di fuori dell’orario di lavoro, non è possibile erogare alcun compenso aggiuntivo che non sia previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro (e subordinatamente a questi dai contratti integrativi di Amministrazione).

Questo il principio ribadito dalla Corte dei Conti, sez. giur. Puglia, con la sentenza n. 610 depositata il 3 agosto 2018.

Nel caso di specie il dirigente, dopo aver conferito gli incarichi di componenti della commissione di collaudo a due dipendenti, aveva liquidato agli stessi i compensi per l’attività svolta, consistente nella verifica del regolare svolgimento dei programmi di sviluppo aziendale da parte di quei soggetti imprenditoriali che erano stati ammessi ai benefici finanziari da parte della stessa amministrazione.

Considerato il carattere istituzionale dell’attività espletata dalle commissioni di collaudo/verifica, svolta per conto della propria amministrazione, i giudici contabili hanno contestato al dirigente l’indebita liquidazione dei compensi (e la conseguente illegittima maggiore spesa a carico dell’amministrazione), a motivo della violazione del principio generale di onnicomprensività del trattamento economico dei pubblici dipendenti.

Leggi la sentenza
CC Sez. Giur. Puglia del. n. 610 -18

Incostituzionale il pagamento in ritardo della liquidazione?

Il pagamento della liquidazione con un tale ritardo potrebbe risultare incostituzionale. Sulla questione si è pronunciato lo scorso aprile il Tribunale del Lavoro di Roma, che si è occupato del caso di un lavoratore che ha dovuto attendere 27 mesi per avere la liquidazione. Per i giudici il trattamento di fine rapporto deve essere retribuito in tempi più celeri. Testualmente, il lavoratore, “specie se in età avanzata, in molti casi si propone di recuperare una somma già spesa o in via di erogazione per le principali necessità di vita”. Tramite la percezione del trattamento, in breve, è finalmente abile a fronteggiare definitivamente gli impegni finanziari già assunti. La decisione finale è stata rimessa alla Corte Costituzionale che valuterà l’illegittimità dei pagamenti ritardati della liquidazione ai dipendenti pubblici.

Pa, via libera del Cdm al ddl concretezza. Si parte con il piano assunzioni

Il consiglio dei ministri ha adottato un ddl in materia di pubblica amministrazione, che sarà alla base del mega piano di assunzioni nella pa. «Abbiamo adottato un Ddl sulla concretezza delle azioni delle Pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell’assenteismo», ammuncia poi il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte al termine della riunione, aggiornando i giornalisti su un altro provvedimento di cui era previsto il semplice esame preliminare. Un ddl che nasce «dall’esigenza di un’effettiva semplificazione della Pa», ha spiegato il ministro della Pa, Giulia Bongiorno.