Via libera della Corte dei conti al contratto dei regionali

La sezione di controllo per la Regione siciliana della Corte dei Conti, presieduta da Luciana Savagnone ha deliberato di rilasciare certificazione positiva per l’ipotesi di accordo quadro 2016/18 del Contratto collettivo regionale di lavoro del Comparto non dirigenziale della Regione siciliana, seppure con alcune osservazioni e raccomandazioni.

La Corte dei Conti ha, quindi, trasmesso il documento all’Aran Sicilia, al presidente della Regione siciliana, agli assessori regionali alla Funzione pubblica e all’Economia, per la definizione dell’iter approvativo con i sindacati che dovranno procedere alla sottoscrizione finale del contratto giuridico ed economico relativo al triennio appena terminato.

Stato di agitazione del personale di categoria A e B in servizio al Dipartimento Regionale Lavoro

Com’è noto, le scriventi Organizzazioni Sindacali da oltre venti anni si occupano della tutela dei dipendenti regionali, adoperandosi con tutti i mezzi messi a disposizione dalle norme e dai vigenti contratti in materia, affinché possano essere assicurati ai lavoratori i diritti spettanti. Recentemente si è addivenuti alla sottoscrizione, dopo più di un decennio, del rinnovo contrattuale rimanendo però in sospeso il problema della riclassificazione del personale il cui processo è stato comunque già avviato e dovrebbe finalmente, una volta per tutte, ridare giustizia e dignità lavorativa a quei lavoratori che fino ad oggi hanno, con grande spirito di abnegazione e senso del dovere, lavorato al di sopra delle proprie mansioni, percependo minimi stipendi ma contribuendo in maniera fondamentale e sostanziale al funzionamento degli uffici regionali. Questo è avvenuto, anche e soprattutto, negli uffici del Dipartimento Lavoro dove si riscontrano problematiche legate alla distribuzione del personale ma anche carenze strutturali legate ai locali. Desta quindi stupore che, da parte dell’amministrazione, si siano succedute negli ultimi giorni numerose iniziative finalizzate apparentemente proprio alla tutela di questi lavoratori (per i quali le scriventi OO.SS., interpretando il sentimento di tutti i lavoratori regionali, hanno recentemente proclamato lo stato di agitazione limitando lo svolgimento delle attività lavorative a quelle previste per la categoria di appartenenza), iniziative che promettono di assicurare la pronta, immediata ed efficace risoluzione di tutte quelle problematiche che guarda caso proprio l’amministrazione non è stato in grado di risolvere. E desta ancora più stupore che oggi, con la nota n.16640 del 25 marzo 2019 il Dirigente Generale, nel condividere ancora una volta le ragioni del personale, ritenga che, anche se non sono stati raggiunti i risultati finalizzati alla soluzione delle problematiche, “non sussistono motivazioni tali da determinare una astensione dalle citate attività” e che“ sono in corso valide ed istituzionali interlocuzioni volte al più rapido superamento dell’attuale fase di agitazione”. Giova ricordare all’amministrazione che le scriventi organizzazioni da anni hanno incorso vertenze ed attività finalizzate al superamento delle attuali difficoltà e si battono perla risoluzione delle stesse. Giova ricordare che se oggi si è giunti alla proclamazione dello stato di agitazione è proprio perché le istituzioni e l’amministrazione non hanno dato riscontro alle richieste del sindacato in favore dei lavoratori. Giova ricordare che lo stato di agitazione viene proclamato dal sindacato e viene revocato, qualora ne sussistano o le motivazioni, con le stesse procedure.

Appare poi evidente che i carichi di lavoro ai dipendenti non possono essere attribuiti con una circolare ma, cosa che sarebbe stata opportuna fare sin da sempre, gli stessi vanno attribuiti con apposito ordine di servizio a ciascun lavoratore. Riguardo poi ai riferimenti meramente contrattuali della citata nota si contesta l’inesatta interpretazione delle declaratorie che regolamentano i profili professionali della categorie “A” e “B” ed appare appena il caso di sottolineare che, nelle ipotesi di attività lavorative svolte dalla P.A., non è contemplato la figura professionale del “confortatore” e del “supervisore” non avendo rilevato le scriventi esperienze analoghe in nessun ramo del pubblico impiego.Per quanto sopra con la presente si chiede alla S.V. di attribuire a ciascun dipendente di codesto dipartimento, sia esso di fascia A,B,C o D, il carico di lavoro tramite specifico ordine di servizio e di volere organizzare, con le figure idonee, i servizi ai front office al fine di evitare di incorrere in interruzioni di pubblico servizio che non sarebbero certo causati dall’assenza di lavoratori non ricoprenti le categorie idonee per lo stesso servizio. Si richiede, nel contempo, una urgente convocazione delle scriventi Organizzazioni sindacali allo scopo di proporre delle soluzioni normativamente percorribili atte a contribuire ad una temporanea soluzione delle problematiche di che trattasi nelle more che, insediatasi la Commissione Paritetica avente ad oggetto “la riclassificazione del personale”, possa in senso compiuto trovarsi una soluzione definitiva ad ormai improcrastinabile dell’annosa questione dei problemi dei dipendenti regionali.

Cordiali saluti

Firmato in originale

SEGRETERIA REG.LE COBAS/CODIR SEGRETERIA REG.LE SADIRS

(Masi Minio Matranga) ( Madonia )