I dipendenti pubblici in smartworking non sono ‘sabotatori’. Il Comune di Cagliari è un esempio

Tratto da Il Fatto Quotidiano

di Enrico Lobina

Federico Rampini, Carlo Cottarelli, Pietro Ichino e qualche altro. Sono il gruppo di commentatori da salotto TV che a mio avviso giocano a trovare il nemico dell’Italia nei dipendenti pubblici in smartworking. Strano, sono gli stessi ai quali i neologismi in lingua inglese piacciono molto.

Rampini ha definito i dipendenti pubblici i “sabotatori della Rinascita italiana”. No, non si riferisce a quelle aziende che vogliono i soldi pubblici per poi andare a non pagare le tasse in Olanda. No, non sono quei “prenditori” che prima mettono i dipendenti in cassa integrazione e poi chiedono loro di andare lo stesso a lavorare.

No, non sono quelle aziende che sostengono che i fattorini sono “lavoratori autonomi” e si devono sobbarcare il “rischio d’impresa”. No, non sono quelle imprese della sanità privatizzata (vedi Lombardia) che si sono dedicate più a rastrellare soldi pubblici che a fornire servizi. No, non sono quelle aziende (Atlantia dice qualcosa?) che hanno sfruttato i monopoli naturali per accumulare profitti stratosferici.

No, i sabotatori d’Italia, e della Sardegna, sono i dipendenti pubblici…..continua a leggere