Statali e smart working. I sindacati: “Non diventi un premio”. La ministra Dadone: “Chi lavora bene, ovunque lo faccia, è da valorizzare”

La ministra della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, interviene sulle polemiche scatenate da alcune notizie di stampa: “Voglio sgomberare il campo da qualsiasi equivoco – dice- lo smart working non è un’arma a favore o contro il lavoratore, è un modo di organizzare il lavoro per rendere la Pa più efficiente. Se non raggiungi gli obiettivi, devi andare a casa. Il lavoro agile valorizza i risultati: chi si gira i pollici, deve essere accompagnato fuori, a prescindere dallo stesso lavoro agile, anche se poi quest’ultimo aiuta a stanare chi lavora poco. L’ho sempre detto”.

Statali, niente più smart working per chi lavora poco. A gennaio le prime valutazioni sui dipendenti. Torneranno in ufficio i lavoratori inefficienti

Cambiano le pagelle per gli statali con l’arrivo dei piani organizzativi del lavoro agile. Le valutazioni saranno ravvicinate nel tempo per gli smart worker dello Stato: da gennaio i “voti” saranno mensili. Chi lavorerà meno però non dovrebbe subire sanzioni sotto il profilo retributivo. A Palazzo Vidoni si pensa semmai a far tornare i meno produttivi subito in ufficio.