Congelati gli stipendi pubblici e gli acquisti per sanità e manutenzioni mentre i deputati si raddoppiano il bonus

Gustavo Piga, ordinario di Economia politica a Tor Vergata, è incredulo. “Gli stipendi dei dipendenti pubblici e la spesa per gli acquisti della pubblica amministrazione vengono congelati: considerata l’inflazione, in termini reali crolleranno. Piga la definisce “manovra invisibile“, ben diversa da quella rivendicata dalla premier, che in un’intervista al Corriere parla di una legge di bilancio volta a “sostenere i più fragli” e “rafforzare la classe media”.

Mentre fuori dai palazzi della politica la crisi economica imperversa, è in arrivo per i deputati un “regalo di Natale” che fa discutere. Il tetto del rimborso relativo all’acquisto di dispositivi tecnologici è infatti stato fatto salire al 120% rispetto a quello stabilito nel 2018.

L’incremento del bonus per gli onorevoli è inizialmente passato sotto silenzio. Nelle ultime ore la notizia è stata però riportata prima da ‘Repubblica’ e poi rilanciata da altri quotidiani, scatenando una bufera social contro il governo. Secondo quanto si apprende, il provvedimento è finalizzato a sposare “le esigenze individuali” dei deputati e “l’aggiornamento tecnologico” nell’ambito delle dotazioni d’ufficio.

Così, se nella passata legislatura il rimborso spese per l’acquisto di nuovi dispositivi informatici ammontava a 2.500 euro a testa, adesso è salito fino a 5.500.