Statali, stipendi tagliati ai dirigenti in ritardo sui pagamenti: premio ridotto a chi salda le fatture dopo 30 giorni

Dirigenti pubblici, scattano i nuovi provvedimenti per favorire il rientro dei pagamenti ritardatari da parte di enti statali. La misura prevede un taglio della retribuzione di risultato in busta paga del 30% in meno per coloro che non hanno saldato le fatture entro i termini. Una norma che era stata prevista nell’ambito del Pnnr già nel 2023, ma che solo ora viene resa pienamente operativa grazie alla circolare della Ragioneria Generale dello Stato che definisce anche i criteri per stabilire chi può essere considerato in ritardo e chi no. Sarà inoltre istituita una particolare Task Force operativa che controllerà l’operato delle amministrazioni.

Come ha anticipato Il Messaggero, ora i Comuni con piú di 60mila abitanti, i Ministeri ed altri enti pubblici che hanno arretrati da pagare, potranno presentare il piano di rientro, ed avranno tempo fino ad aprile per farlo. Successivamente dovranno ottenere l’approvazione del piano per non far scattare il taglio degli stipendi. Che diventerà invece effettivo negli altri casi qualora venisse stabilito il non rispetto dei limiti….continua a leggere