Il punto sul rinnovo del CCRL 2019/2021

Palermo, 14 marzo 2024

Le scriventi OO.SS. sono venute a conoscenza di una manifestazione spontanea organizzata per i prossimi giorni sotto la sede del Dipartimento della Funzione pubblica.
Motivo della manifestazione sarebbe la pretestuosa rivendicazione di una proposta di ricollocazione del personale, da declinare nel rinnovo contrattuale di prossima sottoscrizione che, in contrasto con qualsiasi attuale vincolo giuridico ed economico, dovrebbe migliorare quella che il governo regionale propone alle OO.SS che stanno discutendo – da mesi – con l’Assessore competente al ramo e il vertice dell’Aran Sicilia nel pieno rispetto delle norme vigenti e degli stringenti vincoli costituzionali.
Le scriventi hanno continuamente rivendicato un nuovo ordinamento professionale idoneo a dare risposte a tutte le attuali categorie, ben consapevoli delle situazioni di disagio che i colleghi affrontano quotidianamente nel disbrigo delle pratiche amministrative e del quotidiano lavoro.
La bozza di ipotesi di contratto, sul punto, non può contenere previsioni inapplicabili che non supererebbero il controllo della Corte dei Conti, danneggiando tutti i lavoratori con ulteriori dilazioni dei tempi del rinnovo contrattuale già scaduto, vanificando anche le eventuali deroghe alle progressioni verticali su cui già sono previste le risorse necessarie ma che hanno il vincolo della scadenza dei termini previsti dalle norme.
La prossima settimana è previsto un incontro all’Aran che sarà chiarificatore di tutte le problematiche più volte rappresentate e che porterà le organizzazioni sindacali all’assunzione di un atto di responsabilità nei confronti di tutti I lavoratori, ovvero accettare i limiti attualmente insuperabili per sbloccare il rinnovo contrattuale non più rinviabile ulteriormente.
Premesso quanto sopra, si declina il presunto “invito” ricevuto via social perché, purtroppo, bisogna essere consapevoli che questo non sarebbe altro che l’ennesimo tentativo di falsare la realtà attribuendo, tra l’altro, colpe inesistenti alla Dirigente Generale del Dipartimento della Funzione pubblica e del personale, lasciando intendere che la mancata applicazione di proposte inattuabili possa essere frutto della volontà di qualcuno anziché del rispetto delle norme che regolano la materia che, quindi, non sarebbero negoziabili.

CGIL – CISL – UIL – SADIRS – COBAS-CODIR – SIAD-CSA – UGL