Gli studenti «giudicano» i professori. E se i dipendenti valutassero la dirigenza?

PagellaPrendo spunto da alcuni articoli apparsi alcune settimane fa sui giornali, relativi alla valutazione degli studenti nei confronti dei professori, per riproporre un argomento abbastanza controverso: la valutazione della dirigenza da parte del personale del comparto.

Il dirigente scolastico dell’Istituto superiore Fantoni di Clusone, infatti, ha deciso di far giudicare i professori dagli studenti.

Sarà per l’anonimato, sarà per il ribaltamento dei ruoli, certo è che i professori non l’hanno preso molto bene….Gli studenti «giudicano» i professori….

A quanto pare, l’iniziativa del dirigente scolastico di Bergamo non è un caso isolato.

L’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca) coinvolge gli studenti universitari nella valutazione della didattica: con le pagelle Anvur gli studenti giudicheranno i docenti per l’AA 2013/2014.

Cosa valuteranno gli studenti con le pagelle Anvur.

L’Anvur, che oggi chiama in causa gli studenti italiani, chiede ufficialmente loro di ufficializzare quello che, si sa, in fondo gli studenti hanno sempre fatto “tra i denti”. Gli universitari, infatti, dovranno nel complesso valutare e “giudicare” l’operato dei loro docenti. Non si tratterà di una mera valutazione del corsi, ma molto di più. Gli studenti, dunque, dovranno esprimersi senza “peli sulla lingua” delle stesse abitudini del loro corpo docente come il rispetto degli orari dei corsi, la reperibilità negli orari prestabiliti o la disponibilità a dare più spiegazioni, ecc…arriva la valutazione della didattica: gli studenti giudicano i docenti….

Ecco, invece, cosa è accaduto a Padova.

Ritardatari, poco disponibili, spesso introvabili. Dunque, bocciati. Succede all’università di Padova, dipartimento di Scienze economiche e aziendali, dove due professori (esterni) si sono visti negare il rinnovo del contratto per la valutazione negativa fatta dagli studenti….Padova, professori bocciati dagli studenti I rettori: ma giudicare serve…..

Un esperimento del genere stava per essere avviato lo scorso anno anche alla Regione Siciliana.

Il Ragioniere generale dell’epoca Biagio Bossone ha inviato alle Segreterie Provinciali delle OO.SS. una nota, prot. 55529 del 28 settembre 2012 avente per oggetto “valutazione a 360° dei dirigenti con la quale si comunicava che l’Amministrazione intendeva avviare in via sperimentale la valutazione a 360° dei dirigenti del Dipartimento.

Suddetta nota precisava che la valutazione di che trattasi sarebbe servita esclusivamente a stimolare il miglioramento e la crescita individuale e non avrebbe avuto ALCUNA RELAZIONE CON L’INDENNITÀ DI RISULTATO….

C’è stata una generale levata di scudi e, pur con tutte le rassicurazioni del caso, l’iniziativa non è mai partita.

Eppure, poteva essere un buon sistema per riequilibrare un sistema di valutazione troppo sbilanciato.

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Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

5 Risposte a “Gli studenti «giudicano» i professori. E se i dipendenti valutassero la dirigenza?”

  1. In effetti certe imprese sono così difficili da apparire impossibili, però parlarne è un primo passo.
    Oggettivamente il metodo di valutazione in vigore nell’Amministrazione regionale è assurdo: una sola persona che giudica senza contraddittorio formale e che non è tenuta a motivare il giudizio espresso.
    Cose da medioevo.
    E’ impossibile che il Sindacato non abbia percepito i rischi racchiusi nella norma e sicuramente ha confidato nel buon senso di chi è chiamato ad applicarla.
    C’è stato un eccesso di ottimismo: è pericoloso creare “un’arma” e poggiarla sul tavolo nella speranza che nessuno ne voglia fare uso, prima o poi qualcuno delude la speranza.

  2. La valutazione di docenti o professori già da tempo adottata con successo nelle scuole Inglesi, determina una di classifica di merito che diventa un importante riferimento per tutti coloro che in qualche modo hanno un interesse.
    Il docente o Professore chiamato a dirigere un corso, solitamente si presenta una settimana prima per conoscere il posto e gli studenti che in seguito attenziona in modo particolare, non solo per far si che nessuno resti indietro ma sopratutto che l’intera scuola non subisca per sua colpa, alcuno demerito o parziale perdita di considerazione.
    Traslare tale concetto nell’ambito Regione Siciliana è impossibile e non accadrà mai.

  3. Figuriamoci! Ma se financo l’Organismo Indipendente di Valutazione, previsto dalla legge, non è stato attivato…..

  4. E’ un problema che non si pone perchè un simile esperimento potrebbe essere preso in considerazione se le valutazioni, sia della dirigenza che del comparto, fossero finalizzate ad un miglioramento dell’Amministrazione ma , a dispetto delle apparenze ufficiali, dubito che sia così
    I politici introducono concetti come valutazione , rotazione, mobilità del personale con tanta enfasi e tante belle parole, come trasparenza, efficienza, merito , ecc. , ma l’applicazione pratica spesso è demandata ad altri soggetti e quando si va a “toccare con mano” il prodotto reale ottenuto non resta nulla della nobiltà d’intenti originaria.
    Spesso ci sono circostanze in cui si ha la percezione di essere alla mercè del capetto di turno e strumenti come la valutazione , la rotazione la mobilità del personale , dietro una facciata formalmente corretta, troppe volte nascondono vessazioni e intimidazioni verso dipendenti scomodi o anche soltanto poco inclini alla piaggeria .
    E’ una problematica diffusa e sarebbe opportuno chiedere : la catena di comando viene espressa attraverso il buon esempio o per mezzo di una piramide di soggezione in cui ogni livello intimidisce in forme più o meno esplicite il livello sottostante mostrando le “armi” della valutazione e del trasferimento ?
    Sono temi forse sottovalutati perché in questo meccanismo spesso si ha la netta sensazione di essere soli.

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