Il voto siciliano riapre la sfida nel Pd. Si discute pure su Renzi premier. E Berlusconi evoca le larghe intese

Repubblica del 4 novembre 2017

Le urne, in Sicilia, devono ancora aprirsi ma nel Pd già si discute dei riflessi di una possibile sconfitta. È Andrea Orlando a porre in anticipo la questione della leadership del centrosinistra: «Dopo le elezioni nell’isola – dice il Guardasigilli – serve fare una riflessione seria.

Il Pd è in fibrillazione, alla vigilia di una competizione elettorale che probabilmente vedrà un testa a testa fra i candidati del centrodestra. Nello Musumeci, e di M5S, Giancarlo Cancelleri. E i moderati dem potrebbero convergere su Musumeci. D’altronde, nel caso di vittoria del centrodestra, non è improbabile l’ipotesi di larghe intese. Anche Berlusconi ieri l’ha lasciato intendere: «Votateci in massa – ha chiesto il Cavaliere agli elettori di Fi – altrimenti senza maggioranza saremmo costretti a governare con la sinistra».

Pubblicato da benedettomineo

Dirigente sindacale Cobas/Codir

Una risposta a “Il voto siciliano riapre la sfida nel Pd. Si discute pure su Renzi premier. E Berlusconi evoca le larghe intese”

  1. Il destino della n/s Sicilia è fondamentalmente legato alla % di chi andrà, oggi, a votare:
    – se non si supera il 50% vincerà lo schieramento “A”;
    – se si raggiunge appena il 50% vincerà lo schieramento “B”;
    – se si supera il 60 o il 70% (molto difficile – Peccato!) non vincerà ne “A” né “B” ma ci sarà la scanna… degli innocenti e non si sa come andrà a finire.
    Credo che non ci siano altre alternative: è solo una semplice supposizione personale.
    Però…, in funzione di chi vincerà, si determinerà, pure, il destino dell’Italia.
    QUINDI ATTENZIONE!!!!

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