Le urne, in Sicilia, devono ancora aprirsi ma nel Pd già si discute dei riflessi di una possibile sconfitta. È Andrea Orlando a porre in anticipo la questione della leadership del centrosinistra: «Dopo le elezioni nell’isola – dice il Guardasigilli – serve fare una riflessione seria.
Il Pd è in fibrillazione, alla vigilia di una competizione elettorale che probabilmente vedrà un testa a testa fra i candidati del centrodestra. Nello Musumeci, e di M5S, Giancarlo Cancelleri. E i moderati dem potrebbero convergere su Musumeci. D’altronde, nel caso di vittoria del centrodestra, non è improbabile l’ipotesi di larghe intese. Anche Berlusconi ieri l’ha lasciato intendere: «Votateci in massa – ha chiesto il Cavaliere agli elettori di Fi – altrimenti senza maggioranza saremmo costretti a governare con la sinistra».
Il destino della n/s Sicilia è fondamentalmente legato alla % di chi andrà, oggi, a votare:
– se non si supera il 50% vincerà lo schieramento “A”;
– se si raggiunge appena il 50% vincerà lo schieramento “B”;
– se si supera il 60 o il 70% (molto difficile – Peccato!) non vincerà ne “A” né “B” ma ci sarà la scanna… degli innocenti e non si sa come andrà a finire.
Credo che non ci siano altre alternative: è solo una semplice supposizione personale.
Però…, in funzione di chi vincerà, si determinerà, pure, il destino dell’Italia.
QUINDI ATTENZIONE!!!!